« Tutte le scelte collettive dovranno venire presentate e discusse con una procedura razionale e con argomenti in se stessi reversibili, perchè la minoranza deve venire rispettata in quanto a sua volta maggioranza virtuale »
Marco Romano
Le Dieci Domande1) Qual è il nome della “proprietà”, di cui si parla nella delibera di giunta del 26 giugno 2007, che ha reso “necessaria” la variante di via Muccini, proponendo (o imponendo?) il “ridisegno di gran parte delle aree …. totalmente diverso da quello in vigore” (le virgolette si riferiscono a espressioni usate in delibera, n.d.r.)? Perché non viene reso pubblico?(Nota: 26 Giugno 2007: la Giunta Comunale si riunisce. Risultato: viene abbandonato il piano in vigore (cd. Piarulli). Tra i motivi: i privati (il cui nome non viene precisato), che hanno acquisito le aree edificabili di Via Muccini, ne hanno totalmente ridisegnato le architetture, affidandole all’architetto Botta. La Giunta, senza nessun atto ufficiale che giustifichi con il dovuto approfondimento una scelta così importante, decide di adottare le nuove architetture. Con l’eccezione delle aree di piazza Martiri e di via VIII Marzo, dove il “soggetto attuatore” è un altra impresa, che fa capo all’imprenditore napoletano Gennaro Miranda. La Giunta decide anche di condividere con i privati le spese di progetto. Nasce il Piano Botta. Tutto ciò è contenuto nella delibera di giunta QUI RIPORTATA)
2) Chi sono i “soggetti attuatori” che proposero “le prime bozze di proposta” di variazione delle architetture, redatte da Mario Botta per conto dei privati?Nota: I privati che hanno acquisito su Via Muccini ingaggiano l’architetto Botta, il quale predispone le bozze con la proposta di variazione anche della parte pubblica. Tale proposta arriva all’amministrazione per mano dei cd. “soggetti attuatori”, il cui nome non viene precisato nella delibera di giunta QUI RIPORTATA.
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