La Direzione nazionale antimafia e la commissione parlamentare hanno indicato Sarzana come luogo di infiltrazioni mafiose. I giovani di Libera chiedono al Comune una commissione permanente. Il Comitato "Botta" appoggia l'iniziativa.
Il 30 marzo 2009 il Consiglio comunale votava il Piano Botta in una notte. Motivo: non si doveva perdere il contributo regionale per 30 alloggi ad affitto calmierato. 30 marzo 2010: 15 alloggi in via XX Settembre pronti da anni sono ancora da consegnare!
Cinquanta euro. E' la tassa sulla libertà d'informazione imposta dal Comune di Sarzana. 50 euro è la cifra pretesa per 12 fotocopie degli atti dello scandalo delle fidejussioni e degli oneri di urbanizzazione di via Turì. I cittadini non devono sapere. Chi vuole informare paga dazio.
Il fiume Magra? Una grande diligenza che trasporta oro per l'edilizia. E come nel Far West c'è chi vorrebbe dare l'assalto alla diligenza, in nome del popolo alluvionato. La colt sono i dragaggi. Con quali conseguenze?
Le lacrime di Corona, presidente dell'Hockey Sarzana, sull'ex Mercato. Sul sito della società ha scritto: "L'illustre architetto ticinese ha deciso la sua fine". Lacrime di coccodrillo. Corona ha votato il Piano Botta in Consiglio.
Censiti 600 beni culturali, ambientali, naturali del territorio di Sarzana. Un lavoro importante. Ma alla presentazione mancava l'assessore all'urbanistica. Doveva parlare dell'utilizzo della ricerca nel nuovo PRG ....
"Partecipare per conoscere e decidere come vengono sepsi i nostri soldi". E' lo slogan dei Comuni della Valle del Serchio per coinvolgere i cittadini nella gestione della comunità. Condizione necessaria: la trasparenza. Un esempio da seguire
Il Comitato "Sarzana,che botta!" il 6 febbraio compie un anno. E lo festeggia. Con un'iniziativa in difesa di un pezzo di storia, l'ex mercato ortofrutticolo, con un'assemblea con l'avvocato Mattia Crucioli, che illustra il ricorso al Tar, con una festa di aderenti e simpatizzanti al Loggiato di Gemmi.
E' il simbolo della ricostruzione postbellica a Sarzana. Eppure l'ex mercato è condannato dal Piano Botta alla demolizione. Con una segnalazione alla Soprintendenza Beni architettonici il Comitato solleva il caso.
A Verona Mario Botta, "quello vero", ha trasformato gli ex Magazzini Generali in uno spazio per la città. Ha cancellato volumetrie già previste, ridotto quelle esistenti. Per far spazio a un grande roseto! Il committente è un Principe illuminato