E' qui che ritroviamo il controverso punto d):
La necessità della Variante allo Strumento Urbanistico del P.P. di via Muccini, appare altresì necessaria, alla luce della proposta di ridisegno di gran parte delle aree poste a sud della immediata periferia urbana, coincidenti con ampi spazi occupati da attività industriali dismesse da anni, effettuata dalla proprietà, con realizzazione di un intervento di ristrutturazione urbanistica dell’esistente, totalmente diverso da quello approvato e tutt’ora in vigore, e che comprende un patrimonio di rilevante entità, determinante e centrale nella positiva attuazione degli indirizzi di programmazione urbanistica cui l’Amministrazione Comunale intende conferire validità e importanza di obbiettivo primario.
I tanti cittadini (una quarantina), che giovedì sera hanno affollato la sala del consiglio comunale per assistere alla seduta della commissione territorio e vedere le cartografie dei dieci palazzoni di mattoni rossi disegnati dall'architetto svizzero Mario Botta, sono rimasti delusi e dovranno accontentarsi di foto d'archivio(...)
Un progetto di grosso impatto, senza dubbio. Che avrebbe meritato una dettagliata esposizione alla cittadinanza. Invece? Un fascicoletto formato A4, contenente poche immagini e nessuna cifra: ecco cosa si sono visti consegnare i cittadini che ne volevano sapere di più.
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"Dove va Sarzana? Perché vuole concentrare nel suo esiguo ambito densità commerciali ed abitative, che con il grattacielo farebbero scoppiare il territorio e vanificare anche quel poco di qualità della vita residuale?". Così scriveva nel febbraio 2008, un anno prima della costituzione del comitato, Roberto Galli, presidente di SIB Confcommercio della Spezia, ad un quotidiano che decise di non dare spazio al suo appello. Lo facciamo noi, ora.