Sarzana, che Botta!

« l’urbanistica degli imprenditori. Essi pensano e realizzano, senza nasconderlo, per il mercato, in vista di un profitto. La novità, il fatto più recente, è che essi non vendono più alloggi o immobili, ma urbanistica. Con o senza ideologia, l’urbanistica diventa valore di scambio »

LeFebvre (1968)


Sezione ‘Glossario’

Glossario

Un aiuto per chi si avvicina alla materia urbanistica per la prima volta...

Dlgs

Decreto legislativo

DM

Decreto Ministeriale

LUN

Legge Urbanistica Nazionale

LUR

Legge Urbanistica Regionale

Norme di Salvaguardia

Tutelano il PRG (e altri strumenti attuativi, come il PP) durante il suo iter amministrativo. Il Sindaco ha l’obbligo di sospendere ogni determinazione su richieste di licenza edilizia difformi rispetto al PRG (o PP) in itinere, per la durata di 3 anni dalla data di adozione . (L. 765/67)

P.P. (Piano Particolareggiato)

E’ finalizzato a rendere concretamente possibile la realizzazione degli interventi previsti nel P.R.G. Il P.P. ha una scadenza prefissata in 10 anni. Trascorsi questi, le sue previsioni perdono ogni validità. Tuttavia, restano validi a tempo indeterminato i suoi contenuti normativi e regolamentari riguardanti l’attività edilizia, che essendo di dettaglio e specificazione delle previsioni di P.R.G., […]

P.R.G. (Piano Regolatore Generale)

Definisce le previsioni di assetto del territorio comunale, ma non può (se non in casi eccezionali) essere attuato direttamente, ossia attraverso l’iniziativa dei singoli proprietari dei terreni interessati. Soltanto laddove le condizioni dell’urbanizzazione (primaria e secondaria) siano già soddisfacenti, può procedersi all’attuazione diretta del P.R.G. In tutti gli altri casi (la gran parte delle trasformazioni) […]

PUC (Piano Urbanistico Comunale)

Strumento che, in Liguria, dovrebbe sostituire il Piano Regolatore Generale.

TAR (Tribunale Amministrativo Regionale)

Organo di giurisdizione amministrativa, competente a giudicare sui ricorsi proposti contro atti amministrativi da privati che si ritengono lesi (in maniera non conforme all’ordinamento giuridico) in un proprio interesse legittimo. Si tratta di giudici amministrativi di primo grado, le cui sentenze sono appellabili dinanzi al Consiglio di Stato.