Sarzana, che Botta!

« È anzitutto alla casa di abitazione che occorre rivolgere la massima cura. Se gli uomini vivessero veramente da uomini, le loro case sarebbero dei templi »

Mario Botta, citando Ruskin


Senza un Piano vige “antenna selvaggia”
E la politica litiga sulle responsabilità

Sullo stop all’antenna di via del Fortino in cambio dell’installazione di due impianti in viale XXI Luglio e a Sarzanello amministrazione e consiglieri di opposizione stanno facendo a gara per addossarsi la responsabilità della mancanza di un Piano comunale che scongiuri “antenna selvaggia” e la guerra tra quartieri. Uno spettacolo indegno! Hanno poco da sgomitare: è una sconfitta per tutti loro. Lo è per l’amministrazione Ponzanelli perché, dopo aver dato l’assenso alla nuova antenna alla Fortezza, ha fatto tardiva retromarcia incalzata dalle proteste degli abitanti e soprattutto perché a distanza di quattro anni dal suo insediamento non si è ancora dotata di un Piano delle antenne.

Non basta in centro “l’antennone” di via Landinelli?

La responsabilità di “quelli di prima”
Il Comitato Sarzana, che Botta! aveva posto l’urgenza del Piano, che è uno strumento urbanistico, alla Giunta Cavarra dopo la vicenda del ripetitore sulla collina dei Cappuccini. Anche in quel caso l’Amministrazione aveva concesso l’autorizzazione con tanto di placet della commissione paesaggio! La mobilitazione dei cittadini dei Grisei, appoggiati dal nostro Comitato, dal Difensore Civico Francesco Lalla, l’intervento della Sovrintendenza, bloccò definitivamente il progetto. Era il marzo 2015. Da quel momento il Comitato Sarzana, che botta! iniziò una campagna perché Sarzana si dotasse del Piano delle Antenne, avendo come obiettivo la salvaguardia della salute (principio di precauzione). Su questo aspetto nel novembre 2017 fu invitata la scienziata Fiorella Belpoggi, autrice di ricerche sulle conseguenze dell’elettromagnetismo in collaborazione con centri universitari statunitensi. La giunta Cavarra si convinse a varare un Piano. E mise a bilancio la spesa. Il Comitato fece osservazioni e proposte, il Difensore Civico, nella qualità di garante della salute, intervenne, favorendo una convenzione Comune Arpal per i rilevamenti, che erano risultati gravemente carenti. Cavarra lasciò scadere il Piano non completando l’iter entro il termine di 120 giorni. L’assessore Massimo Baudone era convinto che non esistesse un termine. Denari pubblici buttati.
Leggere ora qualche consigliere (avvocato per giunta) affermare che “almeno la giunta Cavarra ha il merito di aver approvato il Piano”, fa enorme tristezza. La giunta Cavarra adottò il Piano. Ma non concluse l’iter di approvazione.
La responsabilità di “quelli di adesso”
Il nostro Comitato ripropose il problema alla sindaca Cristina Ponzanelli dopo il suo insediamento (2018). In tutti questi anni non se n’è curata, fino all’esplosione della protesta del Fortino. In questo modo Sarzana è costretta a inseguire disarmata gli operatori e a tappare buchi per contenere le proteste dei cittadini. È una sconfitta anche per l’opposizione, assente su un tema che da tempo avrebbe dovuto porre  all’attenzione del Consiglio comunale. Si è deciso di spostare le antenne in altri siti, ma non si comprende perché i quartieri interessati dovrebbero accettare quello che in via del Fortino non va bene. Forse che la tutela del paesaggio è più importante della tutela della salute? Si scaricano sui cittadini i ritardi e le inadempienze dell’Amministrazione. Chi ha deciso dove trasferire le antenne? Secondo quali criteri? Perché lo si fa prima dell’approvazione del Piano? Vi è stata una preventiva rilevazione dell’inquinamento elettromagnetico nei siti indicati, vista la presenza di altri impianti talvolta molto impattanti come in via Landinelli? Che fine ha fatto la convenzione con Arpal? Perché  non si informano e si coinvolgono i cittadini? I partiti dovrebbero fare a gara nel dare risposte a queste domande, invece di attardarsi in misera propaganda di bottega.
Ora un gruppo di cittadini ha lanciato una petizione per chiedere all’Amministrazione Ponzanelli di sospendere la pratica delle nuove installazioni, di informare e aprire un confronto con i cittadini, di accelerare sul Piano Antenne. Questo il testo che si può sottoscrivere e inviare al Comitato
Petizione contro l’antenna XXI Luglio

 

 

 

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Data
sabato, 30 luglio 2022

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