Antenna alla Fortezza, senza un piano
si rischia il Far West dei ripetitori
Il caso del ripetitore di telefonia mobile sulla collina dei Cappuccini, davanti al cimitero urbano, era stato un segnale d’allarme. Gli uffici comunali avevano autorizzato l’impianto col placet di una distratta commissione ambiente. La protesta del quartiere dei Grisei, che si era mobilitato col Comitato Sarzana, che botta!, aveva portato il caso all’attenzione della Sovrintendenza al paesaggio. Un inserimento fotografico dell’architetto Roberta Mosti aveva convinto il sovrintendente a intervenire con decisione. La pressione degli abitanti del quartiere aveva fatto il resto e la collina è rimasta intatta. Era il 2017. Sull’onda della protesta e dell’allarme lanciato dalla scienziata Fiorella Belpoggi a un convegno organizzato dal Comitato nel novembre 2017 sugli effetti delle onde elettromagnetiche, si era giunti all’elaborazione di un Piano. Lasciato però decadere. Da Alessio Cavarra a Cristina Ponzanelli. Da Massimo Baudone a Barbara Campi. Sono cambiati i suonatori, ma almeno in materia ambientale e di tutela della salute la musica a Sarzana non cambia. Ed ecco il nuovo caso: un ripetitore autorizzato dal Comune alla Fortezza, in località Fortino. Questa volta però la Sovrintendenza ha – per ora – le mani legate. Il vincolo, paradossalmente, è limitato al monumento, non alla collina. Insomma attorno al simbolo di Sarzana per eccellenza potrebbero proliferare antenne a mo’ di corona. Per intervenire la Sovrintendenza ha bisogno di una richiesta ufficiale del Comune. Si attende.
Nel frattempo non restano fermi gli abitanti, che si sono mobilitati con decisione quando hanno scoperto per caso il progetto, non è rimasto fermo il Comitato Sarzana, che botta!, che ha inoltrato una petizione al sindaco e al consiglio comunale per chiedere che Sarzana si doti finalmente di una “Piano delle antenne”, che disciplini le installazioni ed eviti il far west. (qui il testo Piano Antenne Petizione riapertura piano e vincolo collina della fortezza_luglio2021).
In realtà il Comitato aveva già posto il problema alla giunta Ponzanelli appena dopo l’insediamento. Non era rimasto fermo neppure il Difensore Civico Francesco Lalla, che a suo tempo aveva già sollecitato il sindaco Cavarra a mettere mano al Piano e ad attivare una convenzione con Arpal per controllare l’inquinamento elettromagnetico.
Cavarra e Baudone avevano predisposto un piano, ma se lo erano lasciato scadere per non accogliere le osservazioni del Comitato Sarzana, che botta! (tra cui quella di vincolare la Fortezza). Il Difensore Civico è tornato alla carica con la giunta Ponzanelli, ma questa volta ha trovato un muro di gomma. A differenza di “quelli di prima”, l’assessore all’ambiente Barbara Campi ignora le sollecitazioni del Difensore: non risponde neppure formalmente.
Ora la petizione del Comitato dovrà essere portata in discussione in Consiglio comunale a termini di Statuto. Entro sessanta giorni.