Sarzana, che Botta!

« Abitare viene prima di costruire »

Mario Botta, citando Heidegger


Il ponte sul Calcandola è una priorità
Mozione del Comitato in Consiglio

Il titolo non inganni! La priorità non è un nuovo ponte sul Calcandola: sarebbe il quarto in due chilometri, più che sul Tamigi. La priorità è demolire e ricostruire il ponte di via Falcinello, dove quotidianamente transitano centinaia di veicoli e persone diretti al Luperi, al cimitero, all’ospedale, a Santo Stefano. Questa la richiesta contenuta in una mozione indirizzata al consiglio comunale di Sarzana dal Comitato Sarzana, che botta! La mozione è stata considerata formalmente corretta dal presidente del Consiglio Carlo Rampi, che l’ha inviata alla commissione territorio per l’avvio dell’esame in vista del voto in aula. Il presidente della Commissione Luca Spilamberti ha fissato la riunione per un primo esame per martedì 18 alle ore 18. 
E’ la prima volta che una mozione di cittadini viene discussa e votata in consiglio comunale. E’ un’importante novità nella partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa. E’ una possibilità prevista dallo Statuto comunale, adottato a metà degli anni Novanta, ma che non aveva mai trovato applicazione. Avviene su un tema importante come la viabilità nella zona dello stadio, ai margini del quartiere Bradia.
L’amministrazione Ponzanelli ha ottenuto dalla Regione un finanziamento di due milioni e 700 mila euro per una serie d’interventi, tra cui la costruzione di un nuovo ponte a due corsie all’altezza del Berghini per risolvere il problema del caos in via Paradiso in occasione di eventi e la ristrutturazione del ponte di Budella.
Il Comitato Sarzana, che botta!, che si era opposto al folle progetto di strada all’interno dello stadio Luperi dell’amministrazione Cavarra, ora sollecita Cristina Ponzanelli (e l’assessore regionale alle infrastrutture Giampedrone) a un uso più razionale delle denari pubblici. All’epoca della giunta Cavarra il Comitato aveva proposto di realizzare in viale Alfieri all’altezza del Berghini, dove il Comune possiede terreni, parcheggi collegandoli alla zona sportiva del Berghini e del Palavolley con una passerella ciclopedonale che completerebbe il percorso della ciclabile del Canale Lunense in quel tratto. In tal modo si toglierebbe il traffico da via Paradiso e le auto e lo smog attorno ai campi di calcio dei ragazzi.  I parcheggi potrebbero servire anche all’istituto Arzelà, al liceo Parentucelli e alla città. Sportivi, studenti e professori dovrebbero percorrere non più di trecento metri per raggiungere le rispettive destinazioni.
I denari potrebbero essere più utilmente investiti nel rifacimento del ponte di via Falcinello, alquanto fatiscente.  E’ una struttura considerata strategica, ma versa in condizioni pietose. Un tecnico del Comune, dopo che il Comitato Sarzana, che botta! ha sollevato ad aprile il problema dopo il crollo del ponte di Albiano, ha ammesso la necessità di una verifica sismica. Oltre a un intervento di manutenzione straordinaria per i ferri del cemento armato “a vista”. Ma viene sottovalutato il problema del rischio idraulico: in epoca di “bombe d’acqua” e improvvise piene l’attenzione va rivolta anche al pericolo che i grandi piloni che reggono la struttura facciano da barriera all’acqua. I vecchi sarzanesi ricordano quando il centro fu invaso dall’acqua del Calcandola. E non erano tempi di cambiamenti climatici. Sotto il livello del ponte insiste la centrale dell’Enel in sponda destra e in sponda sinistra la residenza anziani Sabbadini e, soprattutto la Pubblica Assistenza, che è anche sede della Protezione civile a Sarzana.
Si dovrà esprimere la giunta e il consiglio comunale. Si spera senza condizionamenti da campagna elettorale. Sarebbe un’occasione sprecata.

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Data
sabato, 15 agosto 2020

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