Viabilità, mille euro per un parcheggio
E le aree FS restano un mistero e uno spreco
L’amministrazione Ponzanelli non risponde alla nostra richiesta di fare chiarezza sulla proprietà delle aree dismesse dalle Ferrovie, dove secondo il Piano particolareggiato dovrebbero sorgere una strada di collegamento tra piazza Jurgens , via Murello e via Muccini e alcune centinaia di parcheggi.( Viabilità Aree ferroviarie, si faccia chiarezza Petizione) Per l’assessore Torri il pagamento di quelle aree non è stato saldato e quindi il Comune non ne può disporre. Per l’ex vicesindaco Bottiglioni le stesse FS hanno già sollecitato il Comune a procedere al rogito notarile. L’atto consentirebbe al Comune di disporre delle aree, avviarne il recupero e il risanamento in una zona degradata, mal frequentata e nevralgica della città. Perché dunque non si procede all’atto di compravendita? Il costo non dovrebbe superare i quindicimila euro. Cioè la stessa cifra che come contribuenti dovremo pagare per la realizzazione della rotatoria “provvisoria” in piazza San Giorgio.
L’utilità di quella rotatoria è talmente dubbia che è stata la stessa amministrazione a definirla “provvisoria “ nella delibera di giunta del 7 maggio, decisa senza alcuno studio sui flussi del traffico da e per le tre direzioni di marcia. I ritardi nella realizzazione, prevista per il 22 giugno scorso, conferma i dubbi.
Una rotatoria motivata per consentire l’istituzione del senso unico a salire in viale XXI Luglio, dirottando il traffico per la stazione FS in via XX Settembre. Primo obiettivo: realizzare quindici parcheggi in viale XXI Luglio. Secondo obiettivo: snellire il traffico in via Neri e via Sobborgo Emiliano ed eliminare le code a salire in viale XXI Luglio provocate da un tempo semaforico troppo rapido in piazza Garibaldi per chi viene o va in stazione. In via “sperimentale” non era più sensato provare a variare gli intervalli del semaforo? Un eperimento a costo zero.
Invece per realizzare i quindici parcheggi si spendono (per ora) almeno quindicimila euro per il progetto “definitivo”, “non esecutivo” di una rotatoria “provvisoria” (citazioni letterali della determina dirigenziale). Ma ci rendiamo conto? Sono soldi dei contribuenti di un Comune la cui amministrazione lamenta un dissesto finanziario lasciato da “quelli di prima”.
Tredicimila 221 euro vanno a una ditta privata per disegnare la rotatoria. Ingegneri, architetti e geometri del Comune non sanno più usare il compasso? Altri denari andranno per i new jersey, per la cartellonistica e per la pittura. L’Amministrazione non risponde? Continueremo a chiedere conto di questo spreco di denaro e “massima trasparenza” sulla proprietà delle aree ferroviarie.