Sarzana, che Botta!

« Il diritto alla città non è soltanto un diritto all’accesso di quanto già esiste, ma il diritto di cambiarlo. Noi dobbiamo essere certi di poter vivere con le nostre creazioni. Ma il diritto di ri-fare sé stessi attraverso la creazione di tipi qualitativamente differenti di socialità urbana è uno dei più preziosi diritti umani »

Harvey(2003)


Giusta la pietra d’inciampo per Terzi
Ma ora si dia decoro alla piazza

di Gabriele Moretti
La cerimonia per la posa della pietra d’Inciampo a ricordo di Pietro Arnaldo Terzi –  giusta testimonianza dell’Amministrazione Ponzanelli in memoria di chi ha sacrificato la propria vita per un ideale a difesa della democrazia – offre l’occasione per ricordare che sempre allo stesso Terzi è dedicata una piazza: Piazza Terzi.

Pietro Arnaldo Terzi sindaco di Sarzana fino al 1922, deportato e ucciso dai nazifascisti

Un’area degradata, delimitata da un lato dalla struttura del vecchio mercato la cui facciata cade a pezzi, dall’altro, da via del Murello e dall’area (altrettanto degradata) delle FFSS;
nel perimetro interno il capolinea degli autobus, caratterizzato da pensiline pericolanti, malferme e pericolose per chi le utilizza; nessun tipo di servizio per chi vi staziona ( WC, sala d’attesa ecc…). Pessimo biglietto da visita della città per chi arriva dalla stazione (pensiamo alle migliaia di persone che, in estate, arrivano in treno per assistere al Festival della Mente ) per motivi di lavoro o studio ma non solo, a tutti coloro che ogni giorno vi si recano per prendere un autobus, per andare al supermercato, chi abita nelle vicinanze.
Vista l’importanza ed il valore simbolico che riveste la dedica di uno spazio pubblico alla memoria di uomini e donne che si sono spesi e sacrificati per il bene collettivo, sarebbe altrettanto giusto e doveroso che l’Amministrazione si adoperasse per onorarne la memoria garantendo un minimo di decoro. Il degrado che non fa certo onore al ricordo di Terzi.
Una piazza ennesima vittima del fallimento del Piano Botta
In previsione vi era la nuova stazione degli autobus, con tanto di pensiline, biglietteria, zone di attesa e quanto necessita per dare un adeguato servizio all’utente.
Sotto la piazza, utilizzando parte delle le aree dismesse Fs, era previsto un parcheggio interrato di interscambio con  la realizzazione di centinaia di posti auto; a servizio della  stazione ferroviaria, del capolinea e del centro storico cui si sarebbe potuto accedere tramite un percorso pedonale all’interno del vecchio mercato ristrutturato a galleria commerciale e direzionale. Nulla di tutto ciò ha trovato realizzazione.
Le conseguenze sono quelle di una piazza lasciata in totale abbandono, consegnata al degrado sociale e ambientale, la mancata realizzazione di un parcheggio a corona della città utile al centro storico, la riqualificazione di un’area attesa da tempo. Quindi, non solamente via Muccini ma tutte le aree interessate al progetto Botta continuano a pagare lo scotto a causa di un’opera urbanistica che ogni giorno di più dimostra il suo fallimento.
Purtroppo, anche l’attuale amministrazione, in continuità con le precedenti, ad oggi, non sembra porre attenzione per quella parte di città  finita da anni fuori dai radar della politica. Sarebbe auspicabile che l’occasione della posa della pietra dell’inciampo a ricordo di Terzi fosse il momento per rimettere al centro la riqualificazione della piazza che ne porta il nome e delle aree da anni ostaggio di un progetto rovinoso cui occorre porre rimedio in tempi brevi, pena il continuo degradare di un area alle porte del centro storico.

Facebook

Informazioni sull'articolo

Data
lunedì, 13 maggio 2019

Tags

Lascia un commento