Sarzana, che Botta!

« l’urbanistica degli imprenditori. Essi pensano e realizzano, senza nasconderlo, per il mercato, in vista di un profitto. La novità, il fatto più recente, è che essi non vendono più alloggi o immobili, ma urbanistica. Con o senza ideologia, l’urbanistica diventa valore di scambio »

LeFebvre (1968)


Antenne e paesaggio
Il Comitato al ministro
Ignorati i vincoli
su arte e natura

Articolo 9 della Costituzione Italia: “La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”. Il Piano delle antenne di Sarzana no. A dispetto della ricchezza del patrimonio artistico e paesaggistico del nostro Comune. Cinque dei nuovi ripetitori previsti ricadono in zone vincolate come “bellezze d’insieme” dalla Soprintendenza e dal Ministero dei Beni Culturali. Dei 59 manufatti vincolati per il loro pregio solo la Fortezza e Villa Ollandini sono stati segnati in rosso. Ma solo le strutture. A poca distanza potrebbero sorgere ripetitori di 30 metri. Il Piano disegna come zona rossa (interdetta ai ripetitori) il Centro storico di Sarzana. Una beffa, perché la mega antenna di via Landinelli deturpa campanili e palazzi e non ne è prevista la ricollocazione.
Per arginare un futuro scempio del nostro paesaggio il Comitato Sarzana, che botta!, assieme a Legambiente e Italia Nostra, ha scritto al ministro Dario Franceschini
e al Soprintendente dei Beni Culturali Vincenzo Tiné per chiedere un deciso intervento come fu fatto due anni fa per l’antenna prospicente la collina dei Cappuccini. Questo il testo integrale della lettera. Piano teleradiofrequenze di Sarzana Appello al Ministro Franceschini

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Data
sabato, 22 luglio 2017

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