Piazza Martiri, cambia
il progetto
Lo ha deciso
la proprietà del Laurina
Dopo due anni e mezzo dalla presentazione del progetto di piazza Martiri, la proprietà decide di variare il Piano Particolareggiato di Luigi Piarulli del 2000, ribadito nella Variante di via Muccini del 2009. E lo strumento urbanistico viene variato. Addirittura viene cancellata l’idea forte dell’urbanista di creare una elegante galleria tra piazza San Giorgio e piazza Martiri come collegamento tra il centro storico e la città nuova.
Niente concorso e gara: la piazza rifatta a scomputo degli oneri
Al Comitato Sarzana, che botta! che nel maggio 2014 aveva chiesto di procedere a un concorso d’idee per disegnare la nuova piazza, offrendo un’opportunità ai giovani architetti, e di procedere a gara d’appalto pubblica per realizzare la piazza pubblica, il sindaco Cavarra aveva risposto a ottobre con un perentorio: “Decido io”. Non c’era tempo: Il cantiere doveva partire a gennaio (2015). Dopo due anni cambiano il progetto del Laurina e della piazza e continuano con la pratica delle opere a scomputo degli oneri di urbanizzazione, che hanno prodotto grandi incompiute dalla piscina di santa Caterina, a via Turì, dalla Variante Aurelia al sottopasso di via del Murello con opere mai concluse e fidejussioni mai riscosse. Per non dimenticare lo stesso contenzioso proprio tra comune e costruttori del Laurina per i palazzi oltre il Calcandola.
Due anni fa le proposte del Comitato bollate da Cavarra: “Pervenute in ritardo”
I soliti cortigiani saranno già pronti a insorgere per accusarci: “Hanno accolto le vostre osservazioni e non siete contenti?”. Ebbene no, non siamo contenti. Hanno solo eliminato gli errori più macroscopici: viene ripristinata la fermata del bus, spostata da via Muccini la rampa d’ingresso nei garage, pericolosa e d’intralcio al traffico, hanno portato la piazza su un solo livello. Tutte osservazioni bollate due anni fa da Cavarra come “differenze minime e insignificanti”, “polemiche strumentali”, e, soprattutto, “pervenute in ritardo”. Dicono anche di avere aumentato gli alberi: chi ha visto il progetto dice di averne contati 18 nel vecchio e 18 nel nuovo. Il Comitato, fin dal maggio 2014, aveva chiesto un processo partecipativo che coinvolgesse i cittadini e i giovani architetti con un concorso di idee. Presentammo nell’ottobre 2014 due soluzioni alternative di giovani professionisti per una vera piazza alberata che desse respiro a una zona inquinata da smog e rumori, aperta anche al piccolo commercio ambulante, ma soprattutto fruibile da cittadini e da turisti.
I risultati della nostra battaglia: tutelati i pendolari, scongiurato un pericolo
Ecco perché, se siamo felici di aver tutelato i pendolari che usano l’autobus e sventato un ingresso pericoloso ai garage, siamo insoddisfatti per il metodo usato, che continua a dare il pallino in mano ai costruttori, escludendo il consiglio comunale e assegnando opere a scomputo degli oneri di urbanizzazione che tanti danni hanno fatto alla comunità. Almeno si proceda a gara pubblica.