Sarzana, che Botta!

« Il fine di ogni associazione è la conservazione dei diritti naturali e imprescrittibili dell’uomo: libertà, proprietà, sicurezza e resistenza all’oppressione »

Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 1789


Park di Santa Maria
Chi vigila (e chi paga)
sui danni al lastricato
e sui reperti storici?

Chi pagherà i danni alla pavimentazione di via Mazzini e dell’area della Cittadella provocati dal transito dei mezzi pesanti che stanno scavando e portando via terra e antiche mura dal campetto sportivo di Santa Maria per costruire i box interrati?

Le antiche mura sono emerse ai primi scavi

Ruspe e camion di movimentazione terra si vanno a sommare alle betoniere che operano al teatro Impavidi. Nel caso del campetto di Santa Maria si aggiunge una questione storica e culturale: chi sta vigilando sulla scoperta (e la conservazione) delle più antiche mura di Sarzana già emerse nel corso dei primi scavi?
Sono domande che tutti i sarzanesi che hanno a cuore il decoro e la conservazione della città si stanno ponendo. L’Amministrazione, responsabile della concessione edilizia per la realizzazione dei parcheggi in un centro urbano che viene interdetto anche alle auto dei residenti, non fornisce risposte. Solo qualche impegno generico, di sapore burocratico. La proprietà ecclesiastica del luogo afferma che il Comune ci guadagna la vasca antincendio del teatro Impavidi. Finge di dimenticare che quell’opera compensa oneri di urbanizzazione e costruzione dovuti per legge.

La ruspa al lavoro

Dalla Sovrintendenza non arrivano notizie. Non sappiamo se vorrà fare la stessa figuraccia rimediata alla Spezia per piazza Verdi, riconosciuta meritevole di tutela dopo che i pini quasi centenari erano stati abbattuti e i lavori di scavo iniziati.
A Sarzana la stessa Sovrintendenza ha già dato una poco lusinghiera prova di se nel dichiarare non meritevole di tutela il vecchio mercato di piazza Terzi, opera di scuola razionalista dell’architetto Galeazzi, sicuramente uno dei maggiori della nostra provincia. I sovrintendente sentenziarono che opere così se ne trovano un po’ in tutta Italia. C’è da tremare: di mura antiche, come quelle che stanno emergendo nel campetto di Santa Maria, se ne trovano in tutta Italia. Anzi anche di più antiche. Per non parlare delle chiese. Di epoca barocca ad esempio la Val di Magra ne è piena. Buttiamo giù qualcuna o ricaviamoci dei bed  & breakfast.
Un altro sfregio alla storia della città dopo i palazzi Botta, la scuola XXI Luglio, Villa Ollandini, la Colonia Olivetti ecc. ecc. ecc.

 

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Data
mercoledì, 13 luglio 2016

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