Piano Botta, 5 anni di annunci
e tanto spreco di soldi pubblici
L’amministrazione Cavarra si sta affannando a reperire denari per far quadrare il bilancio comunale e per far fronte ad alcune opere pubbliche impellenti, prima fra tutte la sicurezza nelle scuole. Ha prospettato la vendita della residenza per anziani Sabbadini per ricavarare tre milioni e mezzo (posto che la stima sia corretta – visti i precedenti tutt’altro che esaltanti – e che l’eventuale asta vada a buon fine).
In questa situazione è veramente inaccettabile lo spreco di denari pubblici che si sta consumando nel Piano Botta: per colmo di paradosso esattamente tre milioni e mezzo. Sono trascorsi ben cinque anni dall’inizio dei lavori per la costruzione di 33 alloggi a canone sostenibile e l’ampliamento del sottopasso di via Murello e della viabilità ad esso collegata e della pista ciclabile che avrebbe dovuto collegare il nuovo quartiere di via Muccini con le scuole di via Neri e il sottopasso per la Crociata. Ebbene il bilancio è il seguente: erogati circa due milioni e ottocentomila euro del tre milioni e mezzo di finanziamento statale e regionale al Comune e delle opere si vede traccia di neppure la metà della pista ciclabile, una parte della quale solo disegnata a strisce gialle su viale XXI Luglio.
La politica delle opere pubbliche realizzate a scomputo degli oneri di urbanizzazione per evitare le gare di appalto, perché troppo lunghe e farraginose, inaugurata dall’Amministrazione Guccinelli nel 2002 con la piscina di Santa Caterina, si traduce in una sola parola: fallimento.
Sarzana si avvia ad essere la città delle opere pubbliche incompiute. Per scongiurare la continuazione di questo spreco di risorse prelevate dalle tasche dei cittadini senza vederne i vantaggi, il Comitato Sarzana, che botta! si è rivolto alla Regione con una lettera indirizzata all’assessore Scajola e per conoscenza ai consiglieri eletti nella nostra provincia, affinché l’ente che ha erogato i contributi si attivi perché le opere pubbliche del Piano Botta vadano a buon fine, facendo valere le convenzioni e le fidejussioni sottoscritte dai privati, posto che queste ultime siano ancora valide Lettera ad ass. Scajola su ritardi Piano Botta. Non è tollerabile un altro sberleffo ai contribuenti come la piscina di Santa Caterina, un altro milione e mezzo di denari pubblici lì a marcire, di cui nessuno è chiamato a rispondere. Diciamo che la misura è colma.
Che tristezza vedere sarzana ridotta alla città delle opere incompiute e delle mostruosità dell’albergo Laurina.
Entrando in Sarzana venendo dall’autostrada non sono certo un bel biglietto da visita gli scheletri dei palazzi che chissà e come saranno terminati, più avanti lo sconcio dell’Hotel Laurina che rischia di venire giù da solo. Che pena vedere che nessuno si interessa ma al contrario sono interessati a ben altro (basti pensare a via del paradiso e delle brutture che vogliono costruire sacrificando alberi) Se al posto del piano botta si fosse costruito un enorme polmone verde con zone attrezzate sarzana avrebbe guadagnato in bellezza, risparmio di denaro pubblico, aria aperta.