I canoni demaniali
destinati a ripascere
le spiagge liguri
Marinella beffata?
L’intero ricavato dei canoni per le concessioni demaniali sarà erogato ai comuni per il ripascimento delle spiagge liguri “con materiale di ripascimento accuratamente selezionato e controllato”. Lo ha annunciato l’assessore al territorio Marco Scajola, commentando la presentazione del libro “Le spiagge della Liguria centro orientale” realizzato dal Dipartimento DISTAV dell’Università di Genova. Scajola non ha ancora specificato i criteri delle assegnazioni: non ha detto cioè se i contributi saranno proporzionali alle dimensioni e allo stato in cui versano gli arenili oppure se saranno dati ai Comuni in ragione degli introiti che gli stessi avranno saputo assicurare.
Se venisse adottato questo secondo criterio, per Marinella sarebbe una solenne beffa. Non per cattiva volontà della Regione, ma per le scelte urbanistiche del Comune di Sarzana col recente Piano del litorale. Infatti se la linea demaniale resta quella disegnata nel Piano del litorale, i canoni delle concessioni incassati a Sarzana saranno ben poca cosa. Quella linea demaniale riconosce alla società Marinella spa, creatura del Monte dei Paschi, la metà della spiaggia in violazione della norma del codice civile (ribadita da tutte le sentenze della Corte di Cassazione in materia) che destina al demanio marittimo tutto l’arenile bagnato dalle mareggiate straordinarie. Il Piano del litorale prevede la realizzazione di tutti gli stabilimenti e punti commerciali nella parte di spiaggia assegnata a Marinella spa. Nella striscia demaniale non può sorgere alcuna struttura. Quali canoni ne potranno derivare? E di conseguenza quanti finanziamenti potrà ottenere il Comune di Sarzana per ripascere e riqualificare l’arenile? L’arenile rischia di rimanere polveroso, grigio per i fanghi della foce del Magra utilizzati per il rinascimento dalla precedente giunta regionale (Burlando-Paita-Guccinelli).
Ora capiranno meglio perché il Comitato Sarzana, che botta! ha denunciato fin dalla sua adozione che il Piano del litorale è un danno erariale di notevoli proporzioni e perché si batte per la ridefinizione della linea demaniale secondo quanto previsto dalla legge.