Sarzana, che Botta!

« Il diritto alla città non è soltanto un diritto all’accesso di quanto già esiste, ma il diritto di cambiarlo. Noi dobbiamo essere certi di poter vivere con le nostre creazioni. Ma il diritto di ri-fare sé stessi attraverso la creazione di tipi qualitativamente differenti di socialità urbana è uno dei più preziosi diritti umani »

Harvey(2003)


Intervista esclusiva
al sindaco Cavarra
“Ho ereditato da Caleo
una città sfiduciata
ripiegata su se stessa”

Intervista esclusiva confezionata da Carlo Ruocco

Un duro, reiterato atto d’accusa verso i suoi predecessori (Renzo Guccinelli e Massimo Caleo) sulla prestigiosa poltrona di sindaco di Sarzana. Alessio Cavarra non veste i panni di Babbo Natale, ma quelli terribili di Torquemada. Per essere certo che ogni sua affermazione non venga censurata dai quei “personaggetti” che un giorno incensano lui e il giorno dopo rilanciano i suoi predecessori, ha rilasciato un’intervista esclusiva al blog del Comitato Sarzana, che botta!

Pacco di Natale

Sindaco, come ha trovato Sarzana quando nell’aprile 2013 si è insediato?
“Quando abbiamo raccolto la difficile sfida di governo della città, Sarzana, che ha sempre dimostrato una stoica capacità di reagire anche ai momenti più difficili, appariva stanca e ripiegata su se stessa, quasi rassegnata”

Un giudizio molto pesante sull’eredità lasciatale da Massimo Caleo …
“All’inizio del mandato, abbiamo dovuto necessariamente concentrarci su situazioni di profondo degrado e di inefficienza: dal decoro della città, al servizio di raccolta dei rifiuti, dal dissesto idrogeologico alla sicurezza sociale”.

Caleo sicuramente non ha brillato: basti pensare all’annunciata riapertura della scuola XXI Luglio, all’inaugurazione della piscina … Ma aveva a sua volta ereditato la situazione finanziaria da Renzo Guccinelli. Un attimo di riflessione. Poi Cavarra decide per l’affondo impietoso.
“Ho dovuto mettere mano ad una grave situazione delle finanze comunali, determinata da una certa disinvoltura contabile del recente passato”

Si accorge che lo guardiamo con espressione incredula. E allora rincara.
“Deve essere chiaro che noi stiamo risanando i conti per quanto possiamo, con grande sforzo e come mai era stato fatto in precedenza. Da quando ci siamo insediati a oggi abbiamo pagato 11,5 milioni di euro del debito ad Acam, più altri 7 milioni di debiti pregressi (Sarzana Patrimonio, n.d.r.) e non determinati da nostre scelte”.

Sindaco Cavarra, è abbastanza giovane e ha già vuoti di memoria? Non era lei in consiglio comunale con Guccinelli? Ha sempre alzato la manina senza battere ciglio a ogni spesa. E non era lei l’assessore alle finanze nella prima giunta Caleo? La voragine della società Sarzana Patrimonio l’ha creata lei. 

Cavarra S uperbrand

Pausa. Lo sguardo, pieno d’odio, c’incenerisce. Per un attimo crediamo che l’intervista debba finire qua. Leggiamo negli occhi del Primo Cittadino Sarzanese l’interrogativo: ma come si permette questo personaggetto di fare domande che gli altri personaggetti non mi hanno mai fatto in cento interviste? Ma l’uomo è ambizioso e passa oltre, guardando positivo.

“Per fortuna dei miei concittadini in questi mesi siamo riusciti ad invertire la tendenza negativa che ha caratterizzato il recente passato, cambiando volto alla città ”.

Vorrei ricordarle che governa da 32 mesi. Anche volendo credere che abbia invertito la tendenza, ci pare che abbia impiegato un po’ troppo tempo … E poi dov’è questa inversione di tendenza?
“Solo chi guarda con pregiudizio l’opera di questa giunta non se ne accorge. Sono infatti diversi i progetti dimenticati da anni nei cassetti che vedono finalmente la concreta possibilità d’essere realizzati ad iniziare dal Piano di riqualificazione del litorale di Marinella dopo venti lunghi anni di discussioni inconcludenti”.

Marinella. Luogo di nascita e di elezione di Massimo Caleo.
Sindaco, pare proprio che la sua lingua batta dove il dente (avvelenato) duole.
“Marinella è stato per lunghi anni motivo di forte imbarazzo per la città, per non dire di vergogna. Ora finalmente si cambia registro. In soli due anni questa Amministrazione ha sbloccato e dato un’accelerazione senza precedenti ad un progetto complessivo veramente epocale. Un progetto capace di restituire a Sarzana una delle parti più pregiate, che negli anni ha conosciuto un degrado sempre più profondo, divenuto veramente inaccettabile”.

Sindaco Cavarra, il Piano del litorale per ora è solo un pezzo di carta. Ci sono altre opere già cominciate che attendono da anni di essere concluse. Proviamo a elencarne alcune che secondo i suoi cronoprogrammi dovevano essere concluse entro il 2015?
Cavarra tace pensoso. Sembra assorto nello sforzo di ricordare i suoi ambiziosi cronoprogrammi. Lo aiutiamo. Il sottopasso di via Murello, la riqualificazione di piazza Terzi, la nuova viabilità della zona, la riqualificazione di via Muccini,  la pista ciclabile in città rimasta a metà, la pista ciclabile Sarzana-Marinella, la piscina di Santa Caterina, l’estensione del Porta a Porta a tutto il Comune, annunciata al convegno del Comitato del novembre 2013. Dimenticavamo la riqualificazione di piazza Martiri. Si ricorda sindaco che quindici mesi fa aveva bocciato i progetti dei giovani architetti del Comitato “perché ancora una volta quelli del Comitato sono arrivati in ritardo”? E la vendita dei terreni di Tavolara alla Filse, all’Ansaldo,ai cinesi? E il debito milionario di Sarzana Patrimonio su cui continuiamo a pagare ogni anno decine e decine di migliaia di euro di interessi?

A proposito di cinesi suoi amici: è vero che sono interessati anche alla scuola di viale XXI Luglio?
Guai al giornalista che crede di aver messo all’angolo un animale politico che ha mangiato pane e politica quando aveva i cauzonetti corti. E infatti Cavarra riparte, proprio come la Sarzana da sogno che racconta nelle conferenze stampa.

 “La Sarzana stanca e ripiegata su se stessa per la quale, nel pieno della crisi economica, ho deciso di impegnarmi in prima persona, ha finalmente ritrovato la voglia di riscatto e partecipazione e quell’unità d’intenti che, oggi possiamo dirlo, l’ha fatta tornare città viva e dinamica. Sarzana è ripartita!”

Va bene, sindaco. Ma ci congedi almeno con un altro cronoprogramma da sogno.
“I sarzanesi dimostrano di comprendere lo sforzo che questa giovane Amministrazione sta portando avanti. Dal sondaggio (che modestamente a Sarzana ho portato io, perché Caleo e Guccinelli non sapevano neppure cosa fossero i sondaggi) si evince comunque un’attesa da parte dei cittadini che auspicano che talune opere attese da anni si realizzino quanto prima e su questo punto posso rassicurali che, molti di questi interventi, verranno realizzati entro la fine del mio mandato”.

 P.S.: L’intervista è stata realizzata utilizzando esclusivamente testi scritti reperibili sul sito del Comune di Sarzana, refusi compresi, dunque più che autentici (a parte due righe contenute in una parentesi nell’ultimo capoverso …).

 

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Data
martedì, 29 dicembre 2015

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