Sarzana, che Botta!

« Quando il cittadino è passivo è la democrazia che s’ammala »

Alexis de Tocqueville


Treni, la Regione ignora Sarzana
Più attenzione a Ovada e Acqui

 Per la Regione e per le Ferrovie dello Stato Sarzana non è in Liguria. I pendolari che viaggiano verso La Spezia o verso Genova e gli altri centri intermedi lo sanno benissimo. Un’ulteriore conferma che a Genova sono convinti che Sarzana sia in Toscana viene dall’ultimo accordo tra il nuovo assessore ai trasporti Berrino e i dirigenti del le FS per il nuovo orario che entrerà in vigore da domenica 13 dicembre. Sono previsti nuovi treni regionali veloci tra Genova e Ventimiglia e tra Genova e La Spezia. Viene da dire con voce ferrometallica: “Per Sarzana si cambia!”.

Di notte i treni non fermano a Sarzana

 Più facile ed economico andare a Firenze
Per recarsi nel capoluogo ligure i tempi di percorrenza variano tra un’ora e 36 minuti e le due ore e 47 minuti (ritardi esclusi). Due soli treni diretti: il primo, un regionale veloce, alle 6 e 07. Tempo di percorrenza un’ora e 35. Costo biglietto euro 9,80. Il secondo è un’intercity alle 7  e 32. Raggiunge Genova in un’ora e 36’. Costo biglietto 15 euro. Poi votatevi ai cambi. Non è detto che raggiungere La Spezia e prendere una Freccia Bianca vi faccia risparmiare tempo. Mai meno di due ore e dieci. Ma il prezzo del biglietto schizza a 22 euro.
Firenze si raggiungete in un tempo che varia tra l’ora e 52 minuti e le due ore e 20. Prezzo del biglietto 11 euro e 80.
Ventimiglia è poco più popolosa di Sarzana (2.600 anime di differenza). Ma è servita da treni regionali veloci. Non si venga a dire che è la porta per la Francia. Chi va oltre frontiera non usa i regionali veloci.

L'ex assessore Enrico Vesco in divisa da macchinista

Sarzana dimenticata da Vesco e Guccinelli 
E’ proprio che per i genovesi Sarzana è in Toscana. Magari! Ne avremo da guadagnare almeno in trasporti e sanità. Per il trasporto su rotaia restare in Liguria ci marginalizza. Siamo rimasti marginali col governo regionale di centrosinistra (quindi, presumibilmente, governo “amico”), quando assessore nella giunta di centrosinistra guidata da Burlando era un certo Enrico Vesco da Arcola, comunista in proprio. La stazione sarzanese ha perso treni e decoro.
Assessore alle infrastrutture era un certo Renzo Guccinelli, forse apolide.
Toti più attento a Ovada e Acqui
Ora con la giunta di centrodestra assessore alle infrastrutture è un amegliese, Giacomo Giampedrone, molto attivo sul fronte ambientale, ma che, evidentemente, non si fa sentire su altri fronti. Ma addirittura amegliese (almeno di residenza) è il presidente Toti. Comunque non è un problema di regione. E’ che il peso di Sarzana è diventato negli ultimi dieci anni ridicolo. Nello stesso annuncio dell’assessore Berrino infatti si legge che “sono allo studio miglioramenti per quanto riguarda la linea Genova – Ovada – Acqui”. Sono comuni del Piemonte. Ovada conta la metà degli abitanti di Sarzana.  Acqui mille in meno. Attualmente da Acqui Terme il primo treno è alle 3 e 55. Ce ne sono altri quattro prima delle 7. Anche da Ovada partenza alle 4 e 22. Tre treni prima delle 7. Si deve rientrare alle 20 e 49.
Da Novi Ligure si parte alle 4,10. E’ servita fino alle 22 e 44. Ma soprattutto più frequenti.
Il trasporto su rotaia ignorato dai politici sarzanesi
La differenza consiste che i nostri politici sarzanesi sono sempre stati disattenti al trasporto ferroviario. E sono giustamente trattati come pezze da piedi dai dirigenti delle FS, senatori compresi. Una prova? Da quanto tempo è chiusa la storica passerella che collega con la Crociata? E da quanto tempo si allaga il sottopasso ferroviario? L’unico accordo con le Ferrovie lo ha stretto Massimo Caleo. Ma solo per le aree dismesse, rilasciando ipoteca alle FS sulla destinazione futura di tutta la zona della Crociata.

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Data
venerdì, 4 dicembre 2015

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1 commenti per “Treni, la Regione ignora Sarzana
Più attenzione a Ovada e Acqui”


  1. Pino Meneghini says:

    Il merito di questo triste primato sta forse nell’odio dei nostri alteri amministratori per il treno in generale e per quello operaio in ispecie, che parte ad ore antelucane e quindi inaccessibili ai politici.E poi vuoi mettere l’auto blu che magari viene a prenderti sotto casa nell’invidia generale, ovvero le rombanti auto proprie dei nostri amministratori con vantaggioso rimborso kilometrico.
    Vera grande vittoria della più becera improvvisazione dei nostri amministratori e prova evidente dell’inutilità del segmento orientale dell’amministrazione regionale.
    In ogni caso: Vergogna!



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