Via Muccini, via anche i ponteggi
Cattive notizie da Arenzano
di Carlo Ruocco
Dopo le gru, via anche i ponteggi.
Da ieri operai e tecnici della ditta Sava Ponteggi hanno iniziato lo smantellamento delle impalcature che ancora davano una parvenza di cantiere “provvisoriamente” fermo agli scheletri di cemento di via Muccini. L’affitto dei ponteggi, come delle gru, costa e le ditte, se non pagate, se li riprendono per collocarli altrove.
Il messaggio che arriva alla città è che non s’intravvedono prospettive per il cantiere di via Muccini. La crisi è più grave di quanto fino a qualche mese fa i nostri amministratori comunali volevano far credere. Il Consorzio Abitcoop Liguria ha cancellato via Muccini nel suo sito Internet. Ha lasciato solo Camponesto. E, lo ripetiamo, non c’entra nulla l’inchiesta giudiziaria della Carige. Il mercato edilizio a Sarzana è saturo e lo è da tempo. A Sarzana prima ancora che in Italia, soprattutto nei settori commerciale e terziario, fermi da una decina d’anni, dove il Piano Botta prevedeva la costruzione di ben ventunmila metri quadrati di nuove superfici.
In crisi l’impresa costruttrice delle coop
Da mesi le maestranze della Mario Valle spa sono in cassa integrazione dopo un periodo in cui sono rimaste senza stipendi. L’allarme era già partito il 6 febbraio scorso dal sindaco di Arenzano Maria Luisa Biorci (PD), che bene analizzava la situazione in un’intervista rilasciata al Secolo XIX http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2015/02/06/ARpKdVRD-ricevuti_arenzano_lavoratori.shtml
La Mario Valle è controllata dalle Coop del Consorzio Abitcoop Liguria, che sono anche le committenti delle costruzioni che l’impresa stava realizzando a Lerca, Boccadasse e Sarzana. Come impresa la Valle spa è creditrice verso le coop che fanno capo a chi controlla il pacchetto azionario della stessa Valle, cioè in pratica verso i suoi proprietari. Le coop committenti, che non ricevendo prenotazioni, non sono in grado di coprire l’esposizione con la Carige e saldare la Valle per le opere fin qui realizzate.
In Comune annunciano una revisione del progetto
In Comune a Sarzana fanno filtrare che le cooperative stanno cercando una nuova impresa che prenda il posto della Valle spa. Si tratta di trovare un nuovo costruttore che anticipi denaro o ottenga credito da qualche banca, che concluda i palazzi arrivati a tetto nella speranza poi che le Coop “1 Maggio” e “2 Dicembre” trovino acquirenti. Il nuovo costruttore deve anche trovare fornitori disposti a rischiare, ditte a cui dare subappalti per le opere idrauliche, elettriche ecc., e ancora artigiani (pavimentisti, produttori d’infissi ecc.) pronti a rischiare. Insomma come hanno fatto le imprese spezzine coinvolte sei anni orsono nello sbandierato accordo patrocinato dal sindaco Massimo Caleo, che assicurava loro il quaranta per cento dei lavori. La più esposta di loro è oggi – purtroppo – in gravi difficoltà.
Non bisogna dimenticare che altri due progetti (Olmo e via Benacci) sono saltati, lasciando – almeno in un caso – vittime sul campo alcuni cittadini che avevano prenotato appartamenti mai realizzati.