Ribaltare il Piano Botta si può
Confronto pubblico lunedì 30
“Ribaltiamo il Piano Botta”. A qualcuno potrà apparire velleitario il titolo del secondo incontro del Comitato in programma lunedì 30 marzo alle 21,15 presso il gazebo del Centro Barontini per raccogliere idee su via Muccini, piazza Terzi e area FS dopo il fallimento del faraonico Progetto Caleo. Ma “ribaltare” il Piano Botta, nel senso di operare scelte di segno opposto in tema di verde pubblico, viabilità, parcheggi, ex mercato, stazione dei bus per fermarne il degrado senza l’ordalia di cemento, è possibile. Ed è una sfida che vogliamo affrontare con i cittadini che intendono arrendersi al declino (e allo scempio) di Sarzana e che invitiamo a partecipare.
E’ possibile dare un taglio ai palazzi di via Muccini ?
Non pensiamo di tagliare di 2 o 3 piani i palazzi già costruiti. Sarebbe bello, ma non si può. E’ possibile invece tagliare la previsione di nuove costruzioni. Le Coop vorrebbero una Variante al Piano per eliminare il secondo piano di parcheggi interrati pertinenziali troppo costosi per la presenza della falda acquifera. Si tratta di 1916 metri quadrati di posti auto. Perché non barattare il taglio dei parcheggi interrati con la riduzione di una uguale percentuale di costruzioni? Si tratta di cancellare oltre 4.300 metri quadrati di superficie utile prevista. Vorremmo cassare innanzitutto l’orrendo e assurdo palazzo a ponte che dovrebbe segnare l’ingresso a Sarzana.
Nel PUC nessuna proroga: si può tornare indietro
La paralisi del cantiere ha evidenziato ciò che il Comitato ha sostenuto fin dal primo momento: quelle volumetrie sono per una città a incremento demografico naturale pari a zero zero). Ebbene tra sedici mesi i permessi di costruire scadranno. Chiediamo che non siano rinnovati e che il nuovo PUC abbatta le volumetrie, aprendo un confronto con la città per una diversa destinazione dell’area, che dia all’ingresso di Sarzana un aspetto più ospitale, gradevole, vivibile. Si può tornare indietro.
Piazza Terzi e area Ferrovie: il verde contro il degrado
Nel primo incontro è stato sottolineato come in quella zona il verde pubblico sia carente. Non c’è lo spazio per un parco urbano. Ma una presenza non ridicola di piante e giardini è possibile. E poi c’è tutta l’area delle Ferrovie lungo via Murello, che non può essere sacrificata solo a parcheggio, e quella oltre i binari, lato Millepiedi, da riqualificare. Ora è oscena. E’ un’importante occasione per Sarzana, soprattutto se opportunamente collegata a piazza Terzi e alla stazione FS per ridistribuire costruzioni e servizi.
Sottopasso di via Murello: dove sono finiti i soldi pubblici?
I lavori non procedono per mancanza di fondi. E’ un mistero che vogliamo risolvere. La Regione Liguria aveva stanziato 3 milioni di euro per alloggi a canone concordato e per il sottopasso, la viabilità connessa e la pista ciclabile. Tutte opere incompiute. Il Comune doveva destinare gran parte degli oneri di urbanizzazione. Dove sono finiti quei soldi?
Parliamo anche di questo. Se sono stati spesi impropriamente, occorre che la soluzione dei problemi di quella zona dovrà diventare una priorità del bilancio comunale nei prossimi anni.
Non partiamo da zero: sette progetti per piazza Terzi e area FS
L’incontro di lunedì sarà introdotto dai giovani professionisti del Comitato (Roberta Mosti, Jacopo Conti, Roberto Romeo, Guia Valentina Ferrari) con la proiezione d’immagini dei progetti che sono stati elaborati negli anni per quella zona: dal Piano Particolareggiato di Gino Piarulli del 2000, allo studio di Società di Trasformazione Urbana dello stesso Piarulli del 2006 fino ai progetti dei giovani architetti che parteciparono al concorso di idee lanciato nel 2011 dal Comitato. Si vuole mostrare ai cittadini quante idee e quante soluzioni si possono avere per quell’area sui temi del recupero dell’ex mercato, della viabilità, dei parcheggi, della stazione dei bus, del verde urbano. Uno stimolo per mettere in campo nuove proposte.