Sarzana, che Botta!

« Tutte le scelte collettive dovranno venire presentate e discusse con una procedura razionale e con argomenti in se stessi reversibili, perchè la minoranza deve venire rispettata in quanto a sua volta maggioranza virtuale »

Marco Romano


Nuovo edificio in zona vincolata
Stop consumo di suolo: uno slogan

Quando il 6 febbraio il sindaco Alessio Cavarra pronunciava il suo discorso di chiusura della kermesse urbanistica La Città delle Idee, aveva già dato via libera alla costruzione dell’ennesimo capannone commerciale, aderendo alla potenza persuasiva della Edilcalevo srl, la più grande impresa del settore in vallata.

Un esempio di spreco del territorio e di edificazioni inutilizzate sulla Variante Cisa

A dispetto dello slogan “stop al consumo di suolo” proclamato nel programma elettorale e di governo, in apertura e chiusura della Città delle Idee, il sindaco e la sua giunta hanno detto sì il 2 febbraio alla distruzione di altro suolo agricolo per giunta vincolato ad area verde, in zona a rischio idrogeologico T200 (piene duecentennali: ma sappiamo ormai la relatività di tali indicazioni) e sotto vincolo paesistico in un triangolo compreso tra la via Aurelia, la ferrovia e il canale San Michele. Si continua a variare il PRG scaduto anche durante il periodo di salvaguardi a per l’elaborazione del nuovo Piano urbanistico.  Tutto il contrario delle indicazioni venute dai cittadini che hanno partecipato con convinzione alla Città delle Idee. Proprio il preservare suolo agricolo, paesaggio e rispettare i vincoli idrogeologici erano stati i punti principali. Traditi! Per questo il Comitato Sarzana, che botta! ha chiesto di revocare la delibera (leggi qui PUC Stop Consumo di suolo e nuovi capannoni )

Del progetto non si sa nulla, perché il sito del Comune è avaro d’informazioni in materia di gestione del territorio, tradendo un altro slogan caro al sindaco Cavarra: la trasparenza. Dalla delibera di giunta si desume che il nuovo capannone è in fregio all’Aurelia, dunque in piena curva. Ma ci riserviamo di approfondire.

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Data
lunedì, 2 marzo 2015

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