Tari ben più cara
che a Spezia
Stesso gestore (Acam)
Spiegateci perché
Il Sindaco ha annunciato per l’anno in corso uno sconto sulla Tari del 5%.
Per il rispetto che ancora vogliamo portare al primo cittadino, evitiamo commenti sarcastici.
Ci limitiamo a ricordare che i sarzanesi pagano un’imposta Tari superiore (a parità di superficie dell’appartamento e di numero di occupanti) del 60 % rispetto agli spezzini. Una forbice che scenderebbe al 55% e che esige una spiegazione.
A settembre il Comitato aveva posto pubblicamente alcuni interrogativi e osservazioni, che, puntualmente, non hanno ricevuto risposta. Riproponiamo i quesiti.
1) L’Amministrazione ha verificato la correttezza delle cifre prodotte da Acam?
Dai conti presentati da Acam risulta che la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati a Sarzana costa 219,84 euro la tonnellata. La raccolta differenziata 252,63 a tonnellata. Allora come si spiega che alla Spezia dove la RD, cioè la più costosa, è di 15 punti percentuali superiore a Sarzana, pagano una Tari tanto inferiore?
2) Sarzana ha aderito alla convenzione tra Anci e Consorzio Conai per il recupero dei materiali?
Come mai nel salato conto presentato da Acam a Sarzana non compare il “corrispettivo Conai” per i materiali recuperati dai sarzanesi? Sarà poco, ma ci deve essere. Sarzana ha aderito alla convenzione tra Anci e Conai? Esiste un contratto scritto?
3) Sulla RD Acam ha disatteso la legge e il contratto di servizio. Pagano i cittadini?
In base al contratto di servizio tra Sarzana e Acam era compito dell’azienda incrementare la raccolta differenziata secondo le percentuali di legge e il Piano provinciale del 2011 (nascosto ai cittadini). Nei Comuni italiani che hanno attuato la RD la Tari è sotto i 200 euro per famiglia di 4 persone che abita in 100 mq. . A Sarzana la RD in dieci anni è crollata. Dobbiamo pagare noi sarzanesi l’inefficienza di Acam?
4) Quali sanzioni sono state adottate per far rispettare ad Acam il contratto
Esso prevede, tra l’altro, la pulizia, l’igienizzazione, la sostituzione dei cassonetti e delle piazzole di sosta per il mantenimento del decoro urbano, che nei primi cento giorni del suo mandato sembrava essere una priorità assoluta. La situazione è sotto gli occhi di tutti
5) Il cronoprogramma lanciato nel dicembre 2013 è totalmente saltato
In base al cronoprogramma la raccolta Porta a Porta avrebbe già dovuto coinvolgere il centro città. Attualmente non investe neppure il 20% della popolazione. Tutti gli studi su questo sistema molto efficiente di RD indica in diecimila utenze il numero minimo per una gestione finanziaria efficiente. Pagheremo anche questo?
6) Acam potrebbe informare gli utenti sullo stato di attuazione del Piano provinciale 2011?
Era un piano che prevedeva il potenziamento del servizio Porta a Porta per raggiungere i limiti di legge ed evitare sanzioni. Non ne parla più nessuno.