Sarzana, che Botta!

« Mi rivolto dunque siamo »

Albert Camus


Vivibilità europea
e rispetto della storia
Incontro del Comitato
lunedì 17 al Barontini

Rinunciare alla scuola di viale XXI Luglio e all’ex mercato ortofrutticolo di piazza Terzi deve essere un approdo estremo per ciò che rappresentano in termini di sentimento collettivo, di memoria storica della città oltre che di valore architettonico. Nel disegnare la Sarzana del futuro il Comitato Sarzana, che botta! si vuole impegnare a coniugare la salvaguardia del passato con gli standard europei di qualità del vivere quotidiano e della sostenibilità ambientale. Il Comitato ha organizzato per lunedì 17 novembre alle ore 21,15 al Barontini il quarto incontro sui temi che saranno trattati ai tavoli della Città delle Idee il 28 e il 29 novembre. L’incontro è aperto a tutti i cittadini che condividono l’attività dell’associazione. Nel corso della riunione saranno approfonditi i temi delle riunioni precedenti, analizzato il programma del sindaco Cavarra e alcuni dati estratti dalla documentazione fornita dall’Amministrazione.

Nel progetto Piarulli (2006) di riqualificazione di piazza Terzi e area FS il mercato era recuperato

Nell’incontro di lunedì scorso il sistema scolastico, la tutela del centro storico, la qualità delle periferie hanno tenuto banco. La scuola del XXI Luglio è un pezzo importante di storia di Sarzana, come il mercato ortofrutticolo di piazza Terzi. Non possono fare la fine che fecero i fossati nel dopoguerra. Allora c’era un’emergenza abitativa, una scarsa coscienza del valore del patrimonio storico, la necessità di ricostruire. Oggi – insiste il Comitato – non si può sacrificare pezzi di storia della città sull’altare dei buchi di bilancio che amministrazioni poco accorte hanno provocato. E’ necessario uno sforzo intellettuale collettivo per trovare soluzioni.
Se La città delle idee vuole promuovere una reale partecipazione, è importante che le due giornate organizzate dall’Amministrazione comunale siano l’inizio di un percorso per mettere in campo tutte le ipotesi che possano contribuire a salvare la nostra storia e migliorare la qualità del vivere.
E’ coerente, ad esempio, parlare di città a misura di bambino e proporre una nuova scuola nella zona del vecchio mercato priva di verde, piena di rumori e d’inquinamento? E’ possibile valutare senza pregiudizi tutte le soluzioni possibili per rendere Sarzana più vivibile, per dotare le periferie di servizi, di collegamenti pedonali e ciclabili sicuri, per creare spazi per i giovani e lo sport? Nella qualità del vivere il Comitato vuole porre l’accento anche sull’immagine della città, dove non vengono rispettate le norme edilizie del Centro storico, dove viceversa in periferia non si premiano le nuove idee nelle forme architettoniche che rileggano la tradizione ligure.

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Data
lunedì, 10 novembre 2014

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