Sarzana, che Botta!

« Quando il committente di una città impone case con un’architettura omogenea , l’esito ci appare sordo: le facciate non rispecchieranno più le diverse inclinazioni del gusto individuale(...) ratio medesima della loro bellezza »

Marco Romano


Scuola 21 Luglio
In vendita un pezzo
di storia di Sarzana
Città indifferente

Lunedì 24 il consiglio comunale è convocato per votare il cambiamento della destinazione d’uso della scuola XXI Luglio in turistico-residenziale e la vendita alla Cassa Depositi e prestiti. 
Da sarzanesi ci chiediamo: ma come è possibile che la città resti indifferente?
Eppure la scuola del XXI Luglio è stata per settant’anni la scuola dei sarzanesi.
Dicono che per ristrutturare la scuola occorrano nove milioni di euro.
Nel 2008 il sindaco Caleo diceva che occorrevano 4 milioni di euro.
I costi sono più che raddoppiati in sei anni o c’è un trucco in agguato?
E poi si cancella la scuola storica di Sarzana per farci un albergo o appartamenti?
Gli alberghi a Sarzana hanno chiuso. Servono appartamenti?
Ma il Piano Botta non ha insegnato niente ai nostri politici?
Quanti vani invenduti e vuoti ci sono? Perché il Comune non fa un censimento?
E se la Cassa Depositi non trova investitori, proprio perché il mercato è saturo, la scuola fa la fine di villa Ollandini e della Colonia Olivetti, vendute a finanziarie pubbliche e marcite.
Nel centro della città resterà un immobile storico degradato.
E noi sarzanesi stiamo a guardare che si compia tutto ciò come è successo per Botta?

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Data
giovedì, 20 novembre 2014

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1 commenti per “Scuola 21 Luglio
In vendita un pezzo
di storia di Sarzana
Città indifferente”


  1. giorgio says:

    Io ho frequentato quella scuola: era bellissima perché aveva le aule con spazi ottimali , finestroni che davano luce ed aria che ora nella Poggi/Carducci se li sognano, un cortile vivibile, una palestra molto funzionale ed una localizzazione ottimale su un (allora) magnifico viale ora svilito anche dai fatiscenti cassoni della spazzatura. Pensate che detto viale è il biglietto da visita di chi viene dalla stazione ferroviaria per visitare la città: che immagine meravigliosa con la rumenta maleodorante e cassonetti completamente “scioppà” come dicono i vecchi sarzanesi oltre a dei marciapiedi sporchi e semi-rappezzati. Personalmente provo vergogna e rabbia nel vedere così poca cultura e amore per quanto potremo avere di bello. Ma tant’è: altro che tavoli tematici, basterebbe girare a piedi un po’ di più e usare gli occhi per osservare e poi……….



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