Marina di Carrara, progetti nelle aree allagate
I sindaci non perdono il vizio
Per due anni dopo l’alluvione del 25 ottobre 2011 i sindaci della Valle del Magra hanno contrastato l’Autorità di Bacino che voleva porre nuovi limiti nelle aree che sono esondate negli ultimi cinque anni. Vorrebbero “metterle in sicurezza” per poter costruire, quando tutti gli scienziati della terra dicono che occorrerebbe creare “casse d’espansione” lungo il percorso dei fiumi. Costruire argini è utile per proteggere gli abitati a monte, ma senza creare zone dove il fiume possa espandersi, trasferisce il rischio a valle. Continuare poi a cementificare i territori prossimi all’alveo significa aumentare il rischio ovunque: il terreno assorbe l’acqua, il cemento no. Non dite che è ovvio: qualcuno che conta fa finta di non capirlo.
A Marina di Carrara dove il Carrione esonda hanno in programma un insediamento per 1400 abitanti! Non cavatevela dicendo: “Sono carrarini”. Dove prevede nuovi insediamenti il Progetto Marinella? E dove volevano costruire il nuovo Centro sportivo dello Spezia a Marinella se non in una zona rossa?
Ecco il documento di Legambiente. Alluvione 2014-11-06 Legambiente Carrara