Piazza Martiri, dalla Commissione edilizia ok
al progetto del sindaco. Restano i buchi neri
Come natura crea, Cirio conserva. Recitava così una vecchia pubblicità di qualche decina di anni fa. Parafrasandola si può adattare allo stile dell’amministrazione comunale di Sarzana: come il sindaco crea, la commissione edilizia conserva. Poche ore fa il sindaco ha comunicato tramite il suo ufficio stampa che la commissione edilizia ha approvato il progetto di piazza Martiri dell’architetto della società Laurina dei fratelli Miranda e che la giunta ha approvato la bozza di convenzione tra il Comune e l’impresa privata. La società Laurina realizzerà la piazza a scomputo degli oneri di urbanizzazione e dei diritti di proprietà del sottosuolo pubblico che occuperà con un parcheggio privato previsto sotto l’hotel, sotto l’edificio residenziale che deve sorgere e sotto una parte della piazza.
In attesa di conoscere il testo della convenzione, siamo curiosi di sapere cosa ha approvato la commissione edilizia, della quale peraltro non conosciamo la composizione in quanto sul sito on line del Comune – sempre in nome della conclamata trasparenza – è impossibile trovare i nomi dei membri che la compongono (almeno digitando Commissione edilizia). In particolare siamo curiosi di sapere se i commissari, di certo validissimi professionisti, chiamati a valutare la correttezza tecnica non solo di un progetto privato, ma anche di una piazza pubblica col suo corredo di servizi al cittadino, si siano chiesti perché la piazza è stata disegnata su due livelli, scelta che spezza l’unitarietà del luogo e crea i presupposti per una privatizzazione degli spazi prospicenti i fondi commerciali del palazzi. Una necessità tecnica o un’esigenza privata?
Avranno chiesto lumi sugli standard urbanistici dei parcheggi e verificato la fattibilità degli stessi in via VII Marzo o avranno fatto come le tre scimmiette?
Siamo curiosi di sapere se abbiano sposato la propaganda di regime su Sarzana smart city, per cui è importante che ci siano ripetitori Wi-fi, o se si siano posti il problema che la fermata del bus viene soppressa e i pendolari costretti a fare diverse centinaia di metri in più a piedi.
Non sappiamo se hanno avuto qualcosa da obiettare alla rampa d’ingresso ai box interrati dell’hotel e delle nuove residenze, disegnata parallelamente a via Muccini, proprio dove oggi insiste la fermata del bus. Si saranno chiesti i commissari come faranno le auto provenienti in piazza San Giorgio ad entrare nel parcheggio interrato, se la manovra è sicura, se non provocherà intralcio alla circolazione a ridosso di un semaforo molto trafficato? Per non parlare, se c’è un agronomo, della coerenza di un “orto delle essenze locali” nell’angolo più inquinato della piazza.
Se i commissari hanno la curiosità scientifica di vedere altre soluzioni messe in campo da giovani inesperti, possono venire sabato prossimo alla sala della Repubblica. Avranno diritto di fare tutte le domande che ritengono, proprio come se dovessero istruire una pratica. Ovviamente … sindaco permettendo.