L’ascolto del silenzio
Non c’è assemblea, incontro, riunione in cui il sindaco Alessio Cavarra non magnifichi la sua “politica dell’ascolto”. E’ attentissimo quando i cittadini segnalano topi, sacchetti di rifiuti abbandonati, buche nei marciapiedi, solchi nelle strade, erba alta, cartelli stradali divelti e chi più ne ha, più ne metta. Ascolta e prende appunti.
Insomma i problemi che una appena decente ordinaria manutenzione potrebbe risolvere senza segnalazioni al sindaco, lo affascinano. Incarica subito il suo Gran Risolutore Massimo Baudone, assessore ai lavori pubblici che non funzionano, di risolvere. E i cittadini, che ormai sono educati a chiedere per favore ciò che pagano salato con la Tasi e che quindi viene di diritto, ringraziano pure con grande riconoscenza. Ma se ponete il problema del fallimento del cronoprogramma della raccolta differenziata dei rifiuti, delle inadempienze e dell’inadeguatezza di Acam, del debito comunale, del flop del Piano Botta, della scarsa trasparenza del progetto di piazza Martiri, Cavarra si rabbuia, la barba gli diventa ispida, lo sguardo torvo. E non risponde. Neppure a domande o proposte scritte. Mette i tappi nelle orecchie e ascolta il silenzio.
Buona , anzi ottima, la satira di questo articolo, rende bene l’idea di come affronta il ” dialogo” il Sindaco con i suoi concittadini.
Esattamente come le tre scimmie, ricordate?
Non vedo, non sento, non parlo.