Sarzana, che Botta!

« Quando il cittadino è passivo è la democrazia che s’ammala »

Alexis de Tocqueville


Via Murello, nuovo
sottopasso
Ma per la strada
non ci sono soldi

Tra la sera di domani, sabato 20, e domenica  il vecchio sottopasso a volta di pietre e mattoni di via Murello sarà cancellato per sempre. Al suo posto sarà sistemato un manufatto in cemento armato a forma di parallelepipedo. In venti ore i fasci di binari della linea Tirrenica Genova-Roma e il terrapieno e la massicciata che li sostiene saranno tagliati  con un’operazione chirurgica di alta ingegneria. I lavori cominceranno alle ore 21 di sabato.

Sabato notte sarà demolito

Il nuovo sottopasso

Il manufatto di cemento armato, già pronto da mesi, verrà fatto scivolare nel varco di via Murello, saldato sui due lati con la massicciata esistente. Sopra vi saranno sistemati nuovi binari. Alle 17 di domenica il traffico ferroviario sulla Tirrenica riprenderà il suo normale funzionamento. Nelle venti ore d’ intervento i passeggeri dei convogli da e per la Spezia saranno trasferiti con un servizio di autobus.

 

Nuovo sottopasso per un budello di strada
Dunque con circa due anni di ritardo via Murello avrà un ampio sottopasso a due corsie, due marciapiedi, forse anche una pista ciclabile. Ma solo il sottopasso. Insomma una decina di metri di modernità. La strada di accesso resterà la stessa di oggi.

Il Comune non ha i soldi per espropriare le case

Il progetto di ampliamento, previsto nella parte pubblica del Piano Botta, finanziato con i fondi FAS (Stato/Regione Liguria), che avrebbe dovuto garantire una nuova viabilità in ingresso e in uscita dalla città e un nuovo accesso alla stazione ferroviaria, è infatti abortito come tutta la megalattica Variante. Il Comune si è accorto di non avere i denari per espropriare le case degli ex ferrovieri, che costeggiano la linea ferroviaria, per ampliare la sede stradale.

Piano Botta, fantafinanza pubblica
Le finanze comunali segnano nel Piano Botta un fallimento dietro l’altro. Il megaprogetto di risistemazione urbanistica e viaria di piazza Terzi e delle aree ferroviarie, varato dalla giunta comunale presieduta dal sindaco, oggi senatore, Massimo Caleo, rimane una grande incompiuta. Hanno sbagliato i conti. Non per qualche migliaio di euro, ma per milioni di euro. L’intervento complessivo era stimato in 18 milioni e 772 mila euro. Undici milioni e 738 mila euro per i nuovi edifici che avrebbero dovuto sostituire l’ex mercato; un milione e 277 mila euro per il Palahockey; otto milioni e 849 mila euro per la nuova viabilità e per il maxiparcheggio interrato.

Un render del Piano Botta. Via Murello alberata costeggiava la ferrovia

Fantafinanza pubblica.
Cavarra era assessore al bilancio
Di quella giunta, composta oltre che da Caleo dagli assessori Roberto Bottiglioni (urbanistica), Renzo Bellettato (istruzione), Federica Cozzani (lavori pubblici), Antonella Guastini (ambiente), Stefano Milano (cultura), Rosanna Pittiglio (servizi sociali). è rimasto in Amministrazione un solo membro: Alessio Cavarra, allora responsabile del bilancio comunale e oggi sindaco della città. Ironia della sorte.

E Cavarra ci riprova …  con un grande complesso scolastico
Ora sul suo blog “Cavarra per Sarzana” annuncia un altro piano ambizioso per piazza Terzi, che ha al centro la costruzione di un nuovo edificio scolastico a ridosso della ferrovia, della stazione degli autobus e della più vasta area di parcheggio. Rumori a go-go, smog di ogni genere. A volte viene da chiedersi: ma pensano prima di agire?
Intanto nell’immediato c’è da affrontare un’emergenza: cosa fare di via Murello; come gestire (manutenzione) le aree ferroviarie acquistate dalle ferrovie, dove era prevista la costruzione di una nuova strada, che costeggiava la linea ferroviaria fino alla stazione, un palazzo di civile abitazione a base pentagonale (o a mutanda), la nuova stazione degli autobus; il parcheggio pubblico interrato da 460 posti auto. Ieri una ditta di Pisa, incaricata da RFI, tagliava l’erba alta e secca onde evitare pericoli d’incendio a ridosso dei binari. Il lavoro toccherà dai prossimi mesi al Comune. Ma soprattutto quell’area enorme rischia di diventare un costo improduttivo.
Ipotesi attuale: via Murello a senso unico
Ieri mattina l’architetto Stefano Mugnaini, responsabile del servizio Urbanistico del Comune e indicato responsabile del procedimento nella realizzazione del Piano, ha effettuato l’ennesimo sopralluogo nel cantiere con i tecnici di Rete Ferroviaria Italiana. Alla domanda come si accederà al nuovo tunnel ha risposto: “Stiamo ancora valutando se ripristinare i due sensi di marcia in entrata e uscita da Sarzana o fare un senso unico”. Poi ha aggiunto laconico: “Abbiamo evitato agli ex ferrovieri l’abbattimento delle case”.  Prendiamo l’affermazione come una manifestazione di straordinario senso dell’humor.

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Data
venerdì, 19 settembre 2014

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