Ecofeste: Sarzana
perde i contributi
E’ il quarto anno
Anche quest’anno con “deliberazione della Giunta Regionale 16/05/2014, n.569, la Liguria ha approvato il sostegno alle ecofeste in quanto rientranti nel programma di interventi in materia di riduzione dei rifiuti, elargendo un contributo complessivo di 200.000,00 euro da suddividersi tra le varie provincie ( Genova euro 90.000,00 – Imperia euro 25.000,00 – La Spezia euro 40.000,00 – Savona euro 45.000,00).
L’assessore regionale all’ambiente, Renata Briano, in un comunicato del 17 marzo scorso aveva affermato: “Teniamo molto al successo di questa iniziativa – nel 2013, 76 eventi a ridotto impatto ambientale di cui 21 nella provincia della Spezia, con oltre 370.000 coperti e un risultato medio di raccolta differenziata di oltre l’86%. – perché col tempo è diventato motivo di aggregazione di diversi temi della politica ambientale virtuosa.
Voglio sottolineare la rilevanza del ruolo dei Centri di educazione ambientale che collaborano alle feste fin dalla loro progettazione e presidiano gli eventi con stand ed iniziative di carattere educativo ed informativo, realizzate anche tramite il supporto dell’associazione dei produttori di bioplastiche”.
Sarzana, che almeno dal 2011 sembrava impegnata a promuovere una drastica diminuzione dell’utilizzo della plastica, è rimasta al palo: niente contributi regionali per assenza di domanda e progetto.
Eppure nel 2011 sembrava promettere bene. Con il sostegno dell’assessorato all’ambiente del nostro comune, guidato anche allora da Massimo Baudone, anticipando le attuali parole della Briano, venne dedicata una giornata all’iniziativa “Senza plastica Liguria più bella”, indetta dal CEA del parco di Montemarcello-Magra in collaborazione con i centri di educazione ambientale della nostra provincia. Ci fu anche uno spettacolino di teatro di strada dedicato al tema della riduzione della plastica ad opera dell’associazione “A testa in giù”.
Era il 12 marzo e l’assessore Baudone si espresse così: “Vogliamo ringraziare Regione e Provincia per averci dato l’opportunità di realizzare questo evento che ci permette di riflettere su come piccoli cambiamenti nei nostri comportamenti possano incidere sulla qualità della nostra vita e sull’ambiente”. Forse all’epoca quei cambiamenti sembravano davvero piccoli e noi cittadini speravamo che la riflessione dell’assessore sarebbe stata durevole. Ma niente ecofeste nel medesimo 2011, né nel seguente 2012. Con il cambio di amministrazione, che ha visto passare la poltrona di sindaco da Caleo a Cavarra, nulla abbiamo temuto per la continuità circa i temi di salvaguardia ambientale con la conferma di Baudone all’assessorato all’ambiente.
Eppure, anche nel 2013, nessuna festa o sagra organizzata nel territorio di Sarzana riportava il marchio di “Ecofesta”, cosicché il consigliere comunale Valter Chiappini (M5S), presentò una interrogazione in cui chiedeva all’assessore Baudone se non ritenesse necessario adoperarsi affinché nel 2014 anche le nostre manifestazioni potessero conseguire il suddetto marchio e avvantaggiarsi dei finanziamenti erogati. Nel frattempo l’amministrazione tutta si stava dedicando all’organizzazione di un grande evento per la nostra città, il convegno “Ripartiamo da Sarzana – smart city e start up.
Sostenibilità, innovazione e opportunità al servizio dei cittadini” che avrebbe visto la partecipazione dell’allora Ministro dell’Ambiente, Orlando.
Nel comunicato stampa diramato a dicembre del 2013 si poteva leggere : ”(..) sono state individuate cinque aree di intervento che puntano da un lato a creare una nuova economia di sviluppo e lavoro, in particolare per le giovani generazioni, e dall’altro posizionano Sarzana come possibile modello di gestione di un ambiente eco-sostenibile.”
La prima area di intervento riconosciuta era quella della “GREEN ECONOMY” e si legge “ sviluppo di processi e soluzioni per diminuire il più possibile l’uso di contenitori di materiali plastici non bio-degradabili e non-riciclabili e più in generale azioni a favore dell’economia del riciclo, del riuso e della sostenibilità ambientale”.
Alla luce di tutto questo ed essendo noto che le sagre e le feste popolari estive sono a forte impatto ambientale proprio a causa della scelta delle stoviglie, che non sono riciclabili dopo il loro utilizzo e pertanto producono un sensibile aumento del volume dei rifiuti indifferenziati e del relativo costo di smaltimento, non riusciamo a spiegarci il motivo di tanta inerzia da parte dell’assessore Baudone nell’intraprendere la strada delineata con chiarezza dalla Regione e dalla Giunta Cavarra.
Inoltre, assessore, vorremmo tanto che le bellissime parole da lei pronunciate in occasione dell’ultimo Energie Expo ( “puntare sull’ambiente non è una scommessa del futuro ma del presente”) si trasformassero in concreti atti compiuti e non restassero solo dei vaghi pronunciamenti privi di contenuto.