Sarzana, che Botta!

« Il diritto alla città non è soltanto un diritto all’accesso di quanto già esiste, ma il diritto di cambiarlo. Noi dobbiamo essere certi di poter vivere con le nostre creazioni. Ma il diritto di ri-fare sé stessi attraverso la creazione di tipi qualitativamente differenti di socialità urbana è uno dei più preziosi diritti umani »

Harvey(2003)


Come rinasce una piazza e l’economia
Dall’Emilia un input per Sarzana

Il caso di piazza Fontanesi a Reggio Emilia è emblematico dei pregiudizi che i commercianti hanno nei confronti della proposta del Comitato Sarzana, che botta! di alberare piazza Martiri. Di piazza Fontanesi ci aveva parlato un mese fa il collega giornalista e storico Pino Meneghini. Era una piazza in stato di degrado, di abbandono, luogo di spaccio, sebbene si trovi nello splendido centro storico di Reggio Emilia. Anni fa l’Amministrazione di centrosinistra avviò un progetto partecipato per recuperare la piazza. Fu alberata in modo significativo.

Concerto in piazza Fontanesi a Reggio

Oggi tutti i negozi (non solo i bar) che affacciano sulla piazza hanno trovato nuova vitalità. Al centro della piazza si svolgono anche concerti. Abbiamo scovato quest’articolo apparso il 27 luglio 2012 a firma di Enrico Lorenzo Tidona sulla Gazzetta di Reggio. Ci hanno colpito tre fatti: la piazza, senza alberi e degradata, era luogo di spaccio; gli alberi hanno dato energia vitale; anche un negozio di parrucchiere ne ha tratto giovamento. Forse anche il commerciante sarzanese che ci ha strappato le locandine dell’incontro al Chiostro può avere spunti di riflessione.
Pubblichiamo il testo dell’articolo di Enrico Lorenzo Tidona.

 <<È un vero e proprio risorgimento quello che si dispiega giorno dopo giorno davanti agli occhi dei reggiani, tornati ad affollare Piazza Fontanesi, ora tassello fondamentale della movida cittadina. Dopo il restyling degli anni passati, che l’ha sottratta a una lunga stagione di degrado, sono sorte nuove attività commerciali accanto alle poche botteghe storiche rimaste in piedi. Il boom è stato ancora più marcato negli ultimi tempi. Solo a luglio hanno aperto i battenti altre due attività, portando a sei le insegne della ristorazione che si affacciano sulla piazza. Si tratta del Botte Gaia e del Caffè Fontanesi, che hanno riempito due stabili – il secondo di assoluto pregio, con affreschi del ’400 – rimasti per diverso tempo a porte chiuse. Non si tratta di una semplice opera di maquillage, bensì di un investimento di risorse sia private che pubbliche, ripagato dalla crescente presenza di avventori, che si sono riappropri a pieno titolo della grande piazza alberata.
«Piazza Fontanesi è finalmente tornata ad essere il luogo prediletto dai reggiani – afferma soddisfatto Luciano Zaccarini, parrucchiere storico del luogo, presente da oltre trent’anni sotto i portici del lato est – durante tutte le ore del giorno c’è qualcuno che passa, compra, si ferma a bere qualcosa e passa il suo tempo all’aria aperta. Il mercato va bene, anche quello alimentare a chilometri zero del sabato, che ha dato un bell’impulso. Di giorni ci sono anziani che leggono all’ombra, bambini che vanno in giro con le mamme a fare la spesa. E la sera è tutta un’altra musica grazie a questi nuovi localini che hanno coraggiosamente aperto con le loro belle distese, sempre affollate di gente».
I plateatici sono infatti uno dei punti forti dei bar, delle osterie e dei ristoranti che si affacciano sulla piazza. Distese di tavolini date in concessione del Comune, che dopo aver investito per il rifacimento della piazza può contare sugli introiti pagati per l’occupazione del suolo pubblico e sull’entrata garantita dalle tasse comunali versate dai pubblici esercizi.
«Io ho passato qui tutte le epoche che hanno segnato questa piazza – continua Zaccarini – e posso dire che di essere davvero contento di questo cambiamento. A mio parere è diventata l’emblema di tutto quello che dovrebbe rappresentare una piazza cittadina, aperta a tutti e che grazie a una serie di attenzioni vive ormai di vita propria. La strada per arrivare a questo risultato è stata però lunga. Poco più di dieci anni fa la gente passava malvolentieri in queste strade. Siamo arrivati ad avere cinquanta tossicodipendenti che presidiavano tutto il giorno la piazza, facendola diventare un luogo rinnegato dai reggiani, che facevano il giro largo piuttosto che attraversare Piazza Fontanesi. Ora, invece, anche nelle vie accanto, sono spuntati locali e negozi che bene si raccordano con il centro storico».

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Informazioni sull'articolo

Data
domenica, 13 luglio 2014

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