Sarzana, che Botta!

« Tutte le scelte collettive dovranno venire presentate e discusse con una procedura razionale e con argomenti in se stessi reversibili, perchè la minoranza deve venire rispettata in quanto a sua volta maggioranza virtuale »

Marco Romano


Via Murello: sottopasso al palo
Non ci sono soldi per le aree FS

Articolo di Carlo Ruocco

I cittadini di Sarzana possono mettersi l’animo in pace: il sottopasso di via Murello non sarà riaperto prima di due o tre anni (che vada bene). E non per colpa delle Ferrovie dello Stato, come l’assessore Massimo Baudone vuole far credere. Il principale motivo per cui le opere non vanno avanti è da ricercarsi nell’impossibilità (finanziaria) del Comune di perfezionare il contratto d’acquisto delle aree ferroviarie, dove – da progetto – dovrebbe passare la nuova arteria a due corsie più marciapiedi e pista ciclabile. Un milione e trecento mila euro(più qualche spicciolo) è l’importo che il Comune dovrebbe versare a RFI, la società delle Ferrovie dello Stato che si occupa delle infrastrutture.

Il prefabbricato è pronto. La nuova via Murello no

Quei denari dovevano venire dagli oneri di urbanizzazione del Piano Botta, ma non ci sono più, spesi in mille rivoli.

L’assessore Baudone è un bugiardo?
Quando Baudone dichiara che il nuovo sottopasso di via Murello slitta a settembre per responsabilità delle Ferrovie, racconta una bugia? Assolutamente no. Dice una verità molto parziale. E’ vero che il prefabbricato in calcestruzzo, che deve sostituire l’attuale angusto sottopasso a volta, è pronto a essere sollevato e incastrato sotto la linea ferroviaria e allestito con binari e parapetti (è visibile dalla carrozzeria Opel).  La verità si ferma qui. Poi c’è l’altra parte della storia che l’assessore Baudone omette. RFI programma annualmente le interruzioni di linee di grande interesse nazionale (la Tirrenica è una di queste) per consentire la realizzazione di grandi opere. L’interruzione deve essere contenuta in 24 ore, massimo 48. Nel primo semestre dell’anno RFI opera degli aggiornamenti di programma, se sussistono le condizioni. Nel 2013 il sottopasso di via Murello non era stato inserito tra le opere da realizzare nel 2014 perché i lavori erano in ritardo dopo il sequestro del cantiere per l’incidente occorso alla linea elettrica, non ascrivibile alle FS. Il nuovo ponte è stato inserito nella revisione semestrale di quest’anno. A settembre la linea potrà essere interrotta. Lo scheletro del nuovo sottopasso potrà essere collocato. E poi?

L'assessore Baudone

Il nuovo sottopasso senza strada
L’assessore Baudone, da politico navigato, omette di dire cosa succederà in quel momento. La nuova arteria verrà aperta al traffico? Assai improbabile. Il motivo è semplice: i lavori per la nuova via Murello che dovrebbe collegare i due versanti del ponte, sono fermi. RFI non c’entra nulla. La ditte (Cofema di Sarzana e Valle di Genova) incaricate di realizzare l’opera, potrebbero procedere a costruire la strada, che dovrebbe condurre davanti alla stazione ferroviaria attraverso l’attuale Metropark. La realizzazione della nuova via Murello richiede l’abbattimento del vecchio magazzino FS e delle case (alcune ancora abitate), che costeggiano la linea ferroviaria, lo sbancamento di tutto il terreno tra l’attuale via Murello e la linea tirrenica. Cofema e Valle avrebbero potuto portarsi avanti col lavoro: predisporre l’arteria per farla trovare pronta il giorno X. Ma non possono operare perché i terreni sono ancora di RFI, perché il Comune non è in grado di perfezionare l’atto di compravendita ed è già ampiamente fuori termini. Questa è la verità che Baudone tace: le cattive notizie meglio darle a rate. Fanno meno effetto.
Il fallimento del Piano Caleo
Quindi un’altra grande opera che doveva ridisegnare il volto infrastrutturale di Sarzana e che aveva dato (secondo la delibera della giunta Caleo-Bottiglioni) motivazione pubblica al piano di edilizia privata presentato da Unieco, va, almeno per ora e per un tempo indeterminato, in soffitta. Va a fare compagnia nel cassetto dei sogni alla nuova stazione degli autobus, al parcheggio pubblico interrato da 470 posti (più una cinquantina di superficie), alla nuova strada di collegamento tra via Muccini e la stazione autobus, riservata ai mezzi pubblici, al restante tratto della pista ciclabile, ai nuovi uffici della polizia municipale, dell’anagrafe dell’urbanistica ecc. ecc. ecc. Se non lo volete chiamare fallimento, trovate un altro termine.

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Data
mercoledì, 7 maggio 2014

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2 commenti per “Via Murello: sottopasso al palo
Non ci sono soldi per le aree FS”


  1. Fabrizio says:

    Domanda alla quale spero qualche tecnico saprà rispondere: il prefabbricato in calcestruzzo, se dovesse giacere per 2-3 anni in attesa di essere collocato, rischia di andare incontro a deterioramento?

  2. Il comitato says:

    Riceviamo questa richiesta di informazioni:

    “Buon giorno,

    abito in via (limitrofa a Viale XXI luglio), volevo chiedervi se avete mai toccato l’agomento “pista ciclabile a mattoncini rossi”.
    Vorrei sapere il nostro Cavarra cosa intende fare visto che per risolvere il problema ha appiccicato frecce, omini e cicli con adesivo fotoluminescente, visto che la vernice sui mattoncini non ha attecchito e dopo ben 5 mesi dall’inaugurazione
    Sparito tutto.
    Grazie
    MC”

    Questa è la nostra replica:
    Ci siamo occupati della pista ciclabile al momento della costruzione per gli alti costi e perché non aveva alcun collegamento con una rete di percorsi ciclabili. Insomma un inutile fiore all’occhiello di un’amministrazione che non ha alcuna cura per una mobilità non inquinante.

    06/10/12
    http://www.sarzanachebotta.org/2012/10/pista-ciclabile-900-metri-a-ostacoli-costo-650-mila-euro-e-non-e-ultimata/

    15/12/13
    http://www.sarzanachebotta.org/2013/12/piano-botta-il-bluff-dei-conti-gonfiati-un-danno-urbanistico-e-finanziario-alla-citta/

    28/02/14
    http://www.sarzanachebotta.org/2014/02/un-americano-a-sarzana/

    07/05/14
    http://www.sarzanachebotta.org/2014/05/via-murello-sottopasso-al-palo-non-ci-sono-soldi-per-le-aree-fs/

    Il degrado che ci segnala purtroppo s’inserisce in una generale trascuratezza del bene pubblico.



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