Sarzana, che Botta!

« D’una città non godi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà ad una tua domanda »

Italo Calvino


Sicurezza sismica della XXI Luglio
Contestati i calcoli del Politecnico

di Carlo Ruocco

 La relazione tecnica di un noto ingegnere strutturalista sarzanese sull’edificio scolastico di viale XXI Luglio sta mettendo a rumore il mondo politico e amministrativo della città. Il motivo è semplice: l’ingegnere, ormai in pensione e restio alla luci della ribalta politica e giornalistica, contesta con tre sostanziosi motivi, tecnici e giuridici, la perizia dei professori Donato Sabia e Renato Lancillotta del Politecnico di Torino, che nel luglio 2006 decretò l’inagibilità dell’edificio perché inidoneo a resistere a eventi sismici.

Riabilitati il professor Gucci, l’ingegner Colvara e le Ingegnerie di Pisa e Genova
Un ingegnere “di provincia” che confuta due docenti del Politecnico di Torino, Donato Sabia e Renato Lancellotta, potrà apparire un’eresia. Se può aiutare a superare un pregiudizio molto provinciale, va detto che il professionista sarzanese non è il primo “strutturalista” che valuta l’impianto dell’edificio, dandone un giudizio positivo.

La scuola XXI Luglio sotto vincolo della Soprintendenzsa

Prima di lui nel 1995 aveva promosso il manufatto di viale XXI Luglio un cattedrattico di chiara fama: il professor Natale Gucci, docente di statica alla facoltà d’ingegneria civile dell’Università di Pisa. Solo per maggiore sicurezza suggerì un rinforzo di ulteriori mattoni (cosiddetti “sodi”), che fu puntualmente realizzato.
Un altro ingegnere statico sarzanese, noto per la sua estrema prudenza, Benedetto Colvara (aveva una nipotina che frequentava la scuola), chiamato a effettuare prove di staticità dei solai nel 1988 e tra il 1992 e il 1995, attestò che “erano indeformabili alle forze orizzontali, perché sufficientemente armati, di spessore regolamentare e ancora in buono stato”. I calcoli dell’ingegner Colvara, eseguiti con la collaborazione della società Geotecnica Pisana, erano stati richiamati dalla perizia del Politecnico di Torino e assunti come validi.

E’ anche da notare che i precedenti studi avevano valutato l’edificio come sicuro, sebbene Sarzana fosse allora classificata nella mappa di pericolosità sismica in zona 2 (medio alta). Dal 2006 è in zona 3 (medio bassa).

Errore nell’applicazione dell’ordinanza ministeriale del 2005
Due le obiezioni fondamentali. La prima di carattere metodologico. Il manufatto fu realizzato tra il 1934 e il 1936 su progetto del capo ufficio tecnico del Comune di Sarzana, ingegner Giulio Mazzocchini, quando l’ufficio era costituito da un geometra e un assistente. Allora le strutture in cemento armato erano ancora una rarità per via degli elevati costi e non esisteva l’attuale normativa antisismica. Mazzocchini ebbe l’intuizione di affiancare a una robusta struttura in muratura, realizzata secondo i migliori criteri costruttivi dell’epoca, una struttura di rinforzo in cemento armato.

L’errore nel metodo di calcolo
La struttura portante è comunque in muratura. Per valutarla – osserva l’ingegnere – si devono adottare i criteri indicati dall’Ordinanza (che ha forza di legge, n. d. r.) della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 2005 numero 3431 all’allegato 11.E per quel tipo di edifici. Secondo tale metodo (statica lineare) l’edificio non solo è a norma, ma non necessita neppure di interventi.
Il Politecnico di Torino invece applica la “dinamica modale” senza tenere in considerazione che la struttura in muratura e quella in cemento armato lavorano insieme. La perizia – nota ancora – non chiarisce se le murature portanti o autoportanti poggianti su fondazioni proprie, realizzate con mattoni pieni a due teste, siano state considerate o meno carichi gravanti sul cemento armato.
L’ingegnere sarzanese sottolinea con un filo di verve polemica che se tale metodo di calcolo statico fosse applicato agli altri edifici, privati e pubblici, di epoca antecedente il 1938 verrebbero dichiarati tutti inagibili.
Tale errore di calcolo porta poi a risultati incongrui nella valutazione dei costi per eventuali miglioramenti dell’esistente per aumentare stabilità e sicurezza. Insomma, per dirla in parole povere, se sbagli il criterio di calcolo, i costi per aumentare la sicurezza statica dell’edificio vanno alle stelle.

Sarzana declassata nella mappa nazionale di pericolosità sismica
Il 28 aprile del 2006 con una nuova OPCM, la numero 3519, viene aggiornata la mappa di pericolosità sismica predisposta dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Sarzana, che era in zona 2 (sismicità medio alta) è stata declassata in zona 3 (sismicità medio bassa). I professori del Politecnico di Torino hanno fondato i loro calcoli su coefficienti della zona 2. In presenza della nuova classificazione non aggiornano i loro calcoli. Né il Comune chiede un’integrazione di perizia. Eppure nell’analisi dinamica modale si considerano sollecitazioni superiri del sessanta per cento.

Erbacce e detriti attestano l'abbandono

L’edificio di viale XXI Luglio potrebbe già essere idoneo così com’è
Nella perizia del Politecnico si punta il dito sulle scale, perché in presenza anche di deboli scosse sismiche i ragazzi potrebbero precipitarsi in massa per uscire. Nota il professionista sarzanese che sarebbe sufficiente aggiungere un reticolo indipendenti di profilati d’acciaio a totale garanzia di qualsiasi inconveniente.

Il sindaco Cavarra va avanti per la sua strada: si vende. Ma a quale prezzo?
Incurante delle osservazioni del professionista sarzanese (la controperizia peraltro non è mai stata protocollata in Comune, perché ne avrebbe titolo solo l’estensore), il sindaco Cavarra ha ribadito la volontà di cambiare destinazione d’uso all’edificio per farlo diventare residenziale e di venderlo al miglior offerente. Era scritto nel programma elettorale, che per Cavarra è sacro (a giorni alterni: nel caso dello stop al consumo di territorio – Spezianello – è sconsacrato). Ma a quale prezzo? Se metto in vendita un edificio con statica precaria che necessita lavori per sei milioni e mezzo come sempre dichiarato da Cavarra e dal suo predecessore Caleo, il valore si abbatte di sei milioni e mezzo. Se ci fossero da rinforzare solo le scale, per il privato che acquista sarebbe un bell’affare.

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Data
mercoledì, 21 maggio 2014

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1 commenti per “Sicurezza sismica della XXI Luglio
Contestati i calcoli del Politecnico”


  1. giorgio says:

    E’ come la storia della colonia olivetti che da svariati decenni è lì “che non fa niente”. Ricordo la destinazione d’uso di allora: ricettivo e ostello della gioventù. Ergo invendibile, a meno che tutto sia fatto ad arte per chi sa quali offerte di acquisto (poi diventa tutto fattibile!)
    I misteri noti di Sarzana!!!!



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