Piazza Martiri, una nuvola di verde
per renderla allegra e vivibile
E’ possibile che a Sarzana da quarant’anni non si riesca a progettare una piazza alberata? Solo pietre e cemento. Anche gli scarsi spazi verdi del Piano Botta avranno pochi alberi: sotto i prati sono previsti i parcheggi, che concedono spazio solo alle radici di arbusti. E’ possibile mettere in campo un’idea diversa?
Attorno a questo interrogativo tra i membri del direttivo del Comitato Sarzana, che botta! si è sviluppato un vivace dibattito dopo aver assistito nella saletta del Barontini alla presentazione del progetto di ristrutturazione dell’hotel Laurina e di piazza Martiri, dibattito che ora allarghiamo ai nostri lettori.
Una nuvola verde
La sintesi: alberiamo piazza Martiri. Anzi, per dirla con una felice, immaginifica sintesi di Federico Luci “disegniamo una nuvola verde in piazza Martiri”
Il progetto presentato dall’architetto Luigi Piarulli ha già introdotto su suggerimento del sindaco Cavarra (come sottolineato a più riprese dallo stesso professionista) qualche spruzzo di verde nella piazza assolata: il boschetto di essenze, qualche alberello attorno al parcheggio. Troppo timido. In quel progetto alla piazza vengono assegnate troppe funzioni per uno spazio limitato: giochi per bambini (in una piazza assolata d’estate con piazza Veneto a due passi), balconata in legno per i giovani, stemma della città, mercato del giovedì, parcheggio laterale (a pagamento) per 30 auto, che non porta alcun beneficio ai residenti alle prese col problema della sosta.
Mercoledì 9 con una mail ai membri del direttivo Roberta Mosti, comincia ad alberare piazza Martiri: siepi basse e fitte lungo il perimetro su via Muccini e viale della Pace, per schermare dai gas di scarico; alberi con sedute per rendere la piazza più fruibile.
Nel direttivo di mercoledì 16 la piazza si arricchisce di alberi e di arredo, superando lo scetticismo di chi pensa che il contesto di brutti palazzi di contorno sia irrimediabile.
Pioppi o ciliegi? Parlino gli agronomi
Federico Luci lancia l’idea di una “nuvola verde” per trasformare radicalmente l’immagine di piazza Martiri. Trae ispirazione da due esempi: Bolzano, dove una piazza ha cambiato radicalmente aspetto con piante di ciliegio, e da un progetto della Scuola Agraria di Monza di un pioppeto in pieno centro urbano. Ovviamente il direttivo si è spaccato sulle due ipotesi, ricompattandosi sull’idea di lasciare a consulenti agronomi le proposte di alberatura. Laura Lazzarini, Carla Ridella , Cristina Cresti hanno aggiunto l’esigenza di panchine e di una fontanella.
Un nuovo modello di partecipazione
Disegnare una piazza non è semplice e nessuno di noi si vuole sostituire agli urbanisti (arredatori della città). Ma ai cittadini dovrà pur essere riconosciuto il diritto di pensare la loro città, formulare proposte, lanciare idee. Questa per noi è partecipazione, non dire sì o no a un progetto precostituito, prendere o lasciare, come avviene sempre (strada dello stadio docet). Questo è quello che fanno nelle realtà più vivaci della Toscana, dell’Emilia, del Trentino, del Friuli (per non parlare del Nord Europa, partendo dalla Svizzera, a più alti livelli di democrazia e civiltà). E’ un modo per far sentire ai cittadini la città come cosa loro.
Cosa ne pensate? Noi lanciamo l’idea e l’apriamo al contributo di tutti, professionisti e cittadini.
IL PROGETTO DI FARE DELLA ATTUALE PIAZZA(?) UN CENTRO VIVIBILE E GODIBILE DA PARTE DEI CITTADINI E’ SENZA DUBBIO ESTREMAMENTE POSITIVO. BENE GLI ALBERI MA STAREI ATTENTO AI PIOPPI PERCHE’ CREANO NOTEVOLI PROBLEMI DI ALLERGIE A PARECCHIE PERSONE. GIUSTE PIANTE SEMPREVERDI POSSIBILMENTE AUTOCTONE.