Sarzana, che Botta!

« Nessun dolore resiste quando uno, destandosi tre mattine di seguito, ha nella faccia lo splendore vivificante del sole che sorge »

Le Corbusier


Solidarietà alla Val di Susa: contributo del Comitato per la battaglia No Tav

Non abbiamo mai parlato della battaglia della Val di Susa contro la “grande opera” della linea ferroviaria Lione-Torino ad Alta velocità. Eppure quella battaglia ultradecennale, di cui i grandi media parlano solo quando ci sono disordini, dovrebbe riguardare tutti noi. In primo luogo noi spezzini e, su tutti, i pendolari che quotidianamente frequentano la linea Sarzana-Genova servita da treni sempre più rari, schifosi, fuori orario, spesso soppressi.
Dovrebbe riguardare noi spezzini che da trent’anni attendiamo di essere collegati con Parma con treni a velocità “normale”. Dovrebbe vedere in prima linea i senatori Luigi Grillo e Lorenzo Forcieri che venti anni orsono portarono alla Spezia Lorenzo Necci, allora AD delle Ferrovie, per annunciare che l’opera sarebbe stata realizzata.
La lotta No Tav dovrebbe riguardare noi come contribuenti: la TAV ci costerà decine di milioni. E’ antieconomica. Lo hanno scritto e riscritto 400 docenti universitari dei più importanti Politecnici italiani. Nulla da fare. Ci lavorano (e ci lucrano) i più grandi gruppi delle costruzioni da Impregilo alle Coop Rosse, passando da Caltagirone. Insomma tutto “l’arco costituzionale” dell’imprenditoria, che ha i suoi sostenitori nei partiti di destra, di centro e di sinistra.
Colpevolmente non ci siamo mai occupati di TAV e Grandi Opere. Ma non ce la facciamo a fare tutto.
Ora però riteniamo di dare un contributo concreto ai cittadini della Val di Susa, condannati a 214 mila euro di speze legali dal tribunale di Torino per aver tentato di bloccare un cantiere della TAV. Hanno bisogno di sostegno economico: sono cittadini come noi. Il Comitato Sarzana, che botta! devolverà una sottoscrizione fatta tra gli aderenti. 250 euro. Una goccia…. ma speriamo in tante gocce in tutta Italia. I contributi possono essere versati sul conto corrente aperto presso Banco Posta intestato a Pietro Davy e Maria Chiara Cebrari. IBAN : IT22L0760101000001004906838. Causale: Spese legali NO TAV, oppure è possibile donare tramite Paypal, con qualsiasi carta di credito utilizzando il link disponibile in fondo a questa pagina.

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Data
mercoledì, 12 febbraio 2014

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