Sarzana, che Botta!

« Il diritto alla città non è soltanto un diritto all’accesso di quanto già esiste, ma il diritto di cambiarlo. Noi dobbiamo essere certi di poter vivere con le nostre creazioni. Ma il diritto di ri-fare sé stessi attraverso la creazione di tipi qualitativamente differenti di socialità urbana è uno dei più preziosi diritti umani »

Harvey(2003)


Piano della sosta: beffa per Consulta e residenti

 Il 10 marzo scadrà il termine per la presentazione delle offerte per gestire il “Piano della sosta” a Sarzana. Il termine del bando, pubblicato il 2 gennaio, scadeva il 28 febbraio. Ma il testo era talmente confuso e pasticciato che venti giorni dopo la promulgazione sono dovute intervenire una Errata Corrige per specificare chi può partecipare (esperienza di gestione) e una lunga serie di chiarimenti, pubblicati il 22 febbraio, cioè a sei giorni dalla chiusura. Tra questi “chiarimenti” gli incassi dagli ultimi anni. Si specifica che gli stalli a pagamento ora sono 268 e si ricorda che nel bando si parla di 300 in zona A e 150 in B. Ma con eguali tariffe.

L'assessore ai lavori pubblici e alla partecipazione Massimo Baudone

Si rivela poi che il numero è aumentabile del 20%. Cioè 90 stalli.
Non viene data alcuna indicazione sul numero di permessi ai residenti. Si dice che  dovranno essere rivisti i permessi per gli abitanti nella zona del Centro storico a traffico limitato, che potranno sostare gratuitamente fuori le mura. Ma nulla si dice per i permessi ai residenti nelle zone dove sono previste le nuove aree di sosta a pagamento.
Insomma c’è da chiedersi: che fine ha fatto il tanto strombazzato Piano della Sosta presentato alle Consulte e alla città? Che ne è dell’impegno di applicare tariffe crescenti per disincentivare l’ingresso delle auto nel quadrilatero più intasato della città (stazione, piazza Veneto, piazza Terzi, piazza Martiri)?
Di recente l’assessore alla partecipazione Massimo Baudone, che è anche titolare dei lavori pubblici (dunque del Piano della sosta) e dell’ambiente, ha lamentato che le Consulte non sono più quelle attive di venti anni fa. Ma perché lui vorrebbe le Consulte per farci cosa? Stefania Bernardini, consigliere del Comitato e della Consulta dei Grisei, gli ha già posto il problema. Ma Baudone ha fatto spallucce. Ora si appresta a dare esito a un bando di gara che non ha nulla a che vedere con il Piano della sosta che aveva presentato alle Consulte in almeno tre occasioni in cinque anni di gestione dell’assessorato. Non recepisce affatto neppure una delle proposte della Consulta del Centro storico.

Quale idea ha di partecipazione? A noi pare che per l’Amministrazione sia un inutile orpello. Se ne parla perché fa “trend” e aiuta il “branding” …..

Felici di essere smentiti.

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Data
venerdì, 28 febbraio 2014

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1 commenti per “Piano della sosta: beffa per Consulta e residenti”


  1. giorgio says:

    Le consulte servono solo a fare “fanta…democrazia”, ecco perchè non vengono ascoltate oppure alcune (la maggior parte) non sono attive come dovrebbero essere.



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