Sarzana, che Botta!

« Quando il cittadino è passivo è la democrazia che s’ammala »

Alexis de Tocqueville


Rifiuti, la “leggina” Orlando ci allontana dall’Europa. Altra lezione dalla Germania

di Carlo Ruocco
Come per le sanzioni europee sulle quote latte, scaricate dalla Lega Nord sui contribuenti italiani, saranno i cittadini  a saldare le multe europee per l’infrazione delle leggi comunitarie in materia di smaltimento dei rifiuti. Questa volta il “regalo”ai contribuenti viene dal ministro dell’ambiente Andrea Orlando che, accogliendo l’istanza dei sindaci liguri e del presidente della Regione Burlando, ha allegato alla legge di stabilità in corso di approvazione al Senato una “leggina” che prevede le deroghe agli obiettivi di raccolta differenziata imposti dalla Comunità Europea. Il titolo è una solenne burla: “Misure per incrementare la raccolta differenziata”.
Raccolta differenziata in comode rate.
L’obiettivo del 65% di rifiuti da riciclare, che per norma europea e per la legge italiana 152 del 2006 doveva essere raggiunto il 31 dicembre 2012, potrà essere tranquillamente conseguito nel 2016. Non solo. In comode rate si possono conseguire anche gli obiettivi che nella civile europa hanno raggiunto da anni. Il 35% di raccolta differenziata conseguito in Europa nel 2006 (Sarzana all’epoca era in regola!) potrà essere raggiunto nel 2014. Il 45 per cento, raggiunto in Europa nel 2008, i poco virtuosi comuni italiani potranno raggiungerlo nel 2015 cioè con sette anni di ritardo.
Inevitabili le reazioni da parte dell’Europa.
Ovviamente la notizia non appare sui telegiornali e giornali nazionali più preoccupati della decadenza di Berlusconi (e del Milan) che dell’Italia.
Accontentati i sindaci liguri
La leggina era stata invocata dal presidente della Liguria Burlando su istanza dei sindaci liguri a cui la Corte dei Conti sta contestando il mancato rispetto del Testo Unico dell’ambiente in materia di raccolta differenziata dei rifiuti. I sindaci (e tra loro il senatore Massimo Caleo, presidente del PD in commissione ambiente ed ex sindaco) sono salvi come gli allevatori lombardi che avevano frodato sulle quote latte. Le multe europee le pagheranno – come allora – i contribuenti italiani.
La leggina fa anche a pugni con le dichiarazioni del presidente del Consiglio Enrico Letta, che alla vigilia del semestre di presidenza italiana della UE, ha pomposamente dichiarato che prima di quella data (1 gennaio 2014) saranno risolte tutte le situazioni di infrazione delle regole comunitaria collezionate dall’Italia. Il solito malcostume politico di annunciare una cosa e fare l’opposto. Non è difficile prevedere come la prenderà l’Europa, soprattutto i ricchi paesi del Nord.
I tedeschi recuperano il ferro nelle discariche!
La Germania, per esempio. Gli antipatici tedeschi, che vantano le più ricche miniere di ferro d’Europa nella Rhur, stanno valutando di scavare nelle vecchie discariche di rifiuti per recuperare i materiali ferrosi che avevano seppellito nei decenni passati.
L’Italia, povera di miniere di materie prime, si concede deroghe alla legge che impone il recupero dei materiali. Se poi ci guardano con sufficienza come poveri mentecatti, facciamocene una ragione. E se retrocediamo economicamente e siamo già fuori dal G8 dei paesi piùà industrializzati non sorprendiamoci: non abbiamo risorse e quelle che potremmo recuperare le bruciamo o le seppelliamo. I tedeschi le estraggono.

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Data
mercoledì, 13 novembre 2013

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