Sarzana, che Botta!

« Il fine di ogni associazione è la conservazione dei diritti naturali e imprescrittibili dell’uomo: libertà, proprietà, sicurezza e resistenza all’oppressione »

Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 1789


Per l’Autorità di Bacino del Serchio la Toscana non bada a spese!

 Recuperare risorse finanziarie per le opere di sicurezza idraulica. Con questa “virtuosa motivazione” la giunta regionale toscana il 14 ottobre scorso aveva decretato il drastico ridimensionamento dell’Autorità di Bacino del Magra con la chiusura della sede a Sarzana e il trasferimento a Massa (comune estraneo al bacino idrografico) e la riduzione al lumicino del comitato tecnico-scientifico da 16 a 5 membri. Il 19 novembre l’assessore all’ambiente della stessa regiojne, Anna Rita Bramerini, ribadiva le ragioni della decisione, parlando di un bilancio di 500 mila euro, assorbito quasi interamente da costi di gestione (personale, sede ecc.). Un clamoroso strafalcione, perché il bilancio 2014 prevede un costo dell’ente di bacino di 245 milioni, non comprimibili, perché costi di gestione in gran parte costituiti da stipendi del personale in forza alle due regioni, quindi non licenziabile.
Mentre la Regione Toscana faceva sfoggio di austerità a spese dell’ente interregionale del Magra, usava un criterio diametralmente opposto per l’Autorità di Bacino regionale del Serchio, il fiume che attraversa la Garfagnana, le cui competenze con la creazione dei distretti sarebbero destinate a ricadere soto l’autorità dell’Arno (assieme al Magra). Ebbene per il Serchio con voto unanime del consiglio regionale toscano il 5 novembre è stato richiesto al governo di fare un0’eccezione e di salvaguardarne l’autorità di bacino, sebbene più piccola.
Due pesi e due misure.
Autorità di Bacino Dichiarazioni assessore Toscana

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Data
martedì, 26 novembre 2013

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