Sarzana, che Botta!

« l’urbanistica degli imprenditori. Essi pensano e realizzano, senza nasconderlo, per il mercato, in vista di un profitto. La novità, il fatto più recente, è che essi non vendono più alloggi o immobili, ma urbanistica. Con o senza ideologia, l’urbanistica diventa valore di scambio »

LeFebvre (1968)


Differenziata: coinvolgere la città. Cavarra: sì a proposte del Comitato

 Nella settimana europea Raggiungere il 65% di raccolta differenziata entro la fine del 2015. Per conseguirlo è importante coinvolgere i cittadini, chiedere la collaborazione e il contributo di tutti. E’ importante informare e responsabilizzare la città. Lo ha detto il sindaco Alessio Cavarra nel suo intervento al convegno organizzato dal Comitato “Sarzana, che botta!” ieri nella sala consiliare del Comune.
“Per creare le condizioni di un coinvolgimento responsabile della città è necessario – ha detto il sindaco – procedere in tempi rapidi, a una campagna di sensibilizzazione della cittadinanza. Per questo abbiamo colto al volo la proposta del Comitato di avviare una campagna d’informazione nei quartieri e nelle scuole”.
Cavarra ha riconosciuto il ruolo  svolto dal Comitato indicato come “un riferimento importante sul problema del ciclo dei rifiuti e di altri importanti temi ambientali”.
Ha confermato la sua adesione di principio alla proposta di legge popolare “verso Rifiuti Zero” da lui sottoscritta, perché unica strategia valida per ridurre i rifiuti, recuperare materie prime e rendere più equa e sostenibile la tassazione. Concretizzare questa strategia in una città precipitata al 22 per cento di raccolta differenziata richiede però secondo il sindaco una politica di “piccoli, ma spediti passi”.

Il sindaco Cavarra al convegno

L’amministrazione comunale sta anche prendendo in considerazione un’altra proposta del Comitato, illustrata dalla presidente Roberta Mosti: la costituzione di un osservatorio dei rifiuti come ruolo di analisi, di verifica e di controllo e monitoraggio dell’andamento della raccolta differenziata per superare i momenti critici che sicuramente emergeranno. L’osservatorio potrebbe anche essere il luogo per programmare gli incontri con i cittadini, regolare il flusso di informazioni sullo smaltimento dei materiali in modo da superare la comprensibile diffidenza degli utenti sul reale riciclo e fugare i dubbi che poi “buttano tutto insieme in discarica”. Il sindaco ha prospettato che invece di un nuovo organismo si potrebbe utilizzare la Consulta dell’ambiente, magari allargata per il problema rifiuti ai tecnici di Acam Ambiente.
Sicuramente non si tornerà indietro nella strada intrapresa. Lo ha ribadito l’assessore all’ambiente Massimo Baudone, ricordando l’impegno che il Comune sta profondendo per avviare da lunedì prossimo la raccolta porta a porta per commercio e ristorazione. La sfida ha inizio.

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Data
sabato, 16 novembre 2013

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