Sarzana, che Botta!

« l’urbanistica degli imprenditori. Essi pensano e realizzano, senza nasconderlo, per il mercato, in vista di un profitto. La novità, il fatto più recente, è che essi non vendono più alloggi o immobili, ma urbanistica. Con o senza ideologia, l’urbanistica diventa valore di scambio »

LeFebvre (1968)


Dagli esperti incoraggiamento a Cavarra: il 70% non è utopia

A dare fiducia alla svolta del sindaco Cavarra sono stati gli altri due relatori del convegno: Attilio Tornavacca, direttore della società Esper di Torino, consulente delle provincie italiane più virtuose, e l’ex assessore all’ambiente della Spezia, Laura Ruocco, che ha avviato con caparbietà l’esperienza del porta a porta nei quartieri del Levante (40 mila abitanti).

Il professor Attilio Tornavacca

Il super esperto punta su Sarzana
Tornavacca è l’autore dell’aggiornamento del piano d’ambito sui rifiuti, pronto dal giugno 2011 e tenuto nei cassetti di provincia e comuni per la crisi di Acam. Ebbene quel Piano prevedeva per Sarzana di raggiungere l’obiettivo del 70% di raccolta differenziata entro il 31 dicembre 2012. Una follia? Tornavacca fonda sempre le sue ricerche sui dati, sulle caratteristiche del territorio, sulla composizione della popolazione e dell’economia. E (azzardiamo noi) sulla storia. Nel 2001 Sarzana era leader in provincia col 36% di rifiuti differenziati, quando per legge si sarebbe dovuto raggiungere quota 35 nel 2006.

L'ex assessore Laura Ruocco

L’ex assessore: l’utopia possibile
Laura Ruocco ha ricordato che quando nel 2008 ha prospettato alla Spezia di puntare decisamente sul recupero e il riciclo dei materiali, c’era una forte componente della classe politica che pensava di bruciare i rifiuti nella centrale Enel. “Abbiamo dimostrato che ambientalmente e, soprattutto, economicamente, era più vantaggioso riciclare: il Comune della Spezia risparmia un milione di euro l’anno. Nei quartieri siamo arrivati fino al 72% di differenziata in meno di due anni”.  Insomma non sono utopie.

Il dottor Paolo Falco (Provincia)

Le previsione del 2003.
Paolo Falco, il funzionario della Provincia che ha seguito il primo piano dei rifiuti, ha ricordato che certe pratiche e certi obiettivi erano già indicati nel Piano del 2003, quando la provincia della Spezia era l’unica in Liguria ad aver adottato un piano, poi bloccato dalla giunta regionale guidata da Sandro Biasotti. Quel Piano si è arenato poi nelle secche della crisi Acam.
Riflettori su ACAM
Molto dipenderà da Acam, “un’azienda pubblica – ha detto Tornavacca – che deve ritrovare efficienza. E può riuscirci. Il management mi sembra molto motivato”.

Andrea Forcieri, vicepresidente del Comitato

Dunque riflettori su Acam. Li punterà anche il Comitato Sarzana, che botta! che in novembre, come ha ribadito il vicepresidente Andrea Forcieri, terrà il quarto incontro, chiamando l’azienda e l’amministrazione comunale a dare risposte ai cittadini anche in termini di costi, quindi di tasse.

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Data
sabato, 19 ottobre 2013

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