Sarzana, che Botta!

« Abitare viene prima di costruire »

Mario Botta, citando Heidegger


Progetto Marinella, nuovo via. Le alluvioni preoccupano. Ma si faranno argini alti

di Carlo Ruocco

Come l’araba fenice il Progetto Marinella risorge dal fango delle alluvioni e viene rilanciato. La Regione Liguria è pronta a stipulare un rinnovato accordo di programma con Marinella s.p.a..
L’annuncio ieri mattina nel corso della conferenza stampa sulla “manna” di opere che la Regione Liguria sta riversando su Sarzana. Le alluvioni hanno messo in evidenza la fragilità del territorio. Non era il caso di ripensarci?
Il presidente della Regione Claudio Burlando fa sfoggio di prudenza e di consapevolezza davanti ai giornalisti.
“Siamo in una zona molto delicata”, scandisce con saggezza. E indica anche le cause dei disastri: “ L’uomo ha costretto il fiume in spazi limitati rispetto a quelli che la Natura gli aveva assegnato. Non è opportuno aumentare i guai”.
Parole sante! Valutazioni ambientali corrette. E poi c’è anche la congiuntura economica.
“Le condizioni di mercato tra l’altro non sono buone”, chiosa il saggio Burlando.
Allora presidente meglio lasciar perdere i progetti di mega darsene lungo il fiume, che richiedono argini di quattro metri e mezzo restringendo ancor di più ciò che la Natura al fiume aveva dato ….

L'assessore regionale all'urbanistica Gabriele Cascino

L’assessore all’urbanistica, Gabriele Cascino, l’esponente del partito di Antonio Di Pietro che ha sostituito Marylin Fusco  dopo le note vicende giudiziarie, è invece deciso. “Ora abbiamo la legge sulla Valutazione Ambientale strategica e possiamo procedere”, risponde alla collega della Nazione Emanuela Rosi che lo incalza per capire cosa è cambiato.
Che c’azzecca la VAS, direbbe il suo ex-capo. Tant’è.
Da Burlando viene la rassicurazione: “Ora abbiamo 17 milioni di euro per costruire gli argini, dragare il fiume e mettere in sicurezza. Dobbiamo però procedere con cautela”.
Intanto i suoi uffici – ha detto – ha già individuato i sovralluvionamenti. Notare: i suoi uffici, non l’Autorità di Bacino, né uno studio scientifico.
E lo scolmatore?
Presidente Burlando come si concilia il Progetto Marinella con il piano di fattibilità dello scolmatore, costato ai contribuenti 100 mila euro?
“Era giusto verificare la fattibilità. Ma costa tanto. Comunque se la dovranno vedere Renata Briano (assessore all’ambiente, ieriassente, n.d.r.) e Gabriele Cascino”.
Insomma una partita a due tra scolmatore e campo da golf.

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Data
venerdì, 25 ottobre 2013

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3 commenti per “Progetto Marinella, nuovo via. Le alluvioni preoccupano. Ma si faranno argini alti”


  1. Certo che non fare la megadarsena per fare lo scolmatore che ha un impatto ancora più devastante (così sostengono vari studi non ultimo quello del prof.Raggi oltretutto oppositore del progetto marinella) non mi pare un proposta molto intelligente,anche perchè rischierebbe a sua volta di diventare anch’esso una darsena sempre che riescano a mantenerlo funzionante,lo sapete che và dragato e mantenuto per un costo di 4 milioni di euro all’anno? Ma invece pensare a lasciare in pace una delle poche piane agricole rimaste magari valorizzandola per quello che è da secoli???Questo non lo dice nessuno sembra che ognuno che parla di questa zona goda nell’immaginarsi di farci qualcosa di diverso da quello che è e rimarrà purtroppo per voi….

  2. Il comitato says:

    Non vorrei aver dato l’impressione a Nicola Giangarè di essere favorevole al Progetto Marinella o allo scolmatore (tra l’altro quale tipo di scolmatore ….). Il Progetto Marinella è sproporzionato alla realtà dei luoghi, che – per dirla con Burlando – “è una zona molto delicata” (e ne tirasse pure le conseguenze il nostro presidente). E’ un piano di seconde case e di villaggi artificiali. Porta lavoro (poco) per due o tre anni per operai e tecnici che vengono da fuori (come per il Botta). Facevo solo notare che la Regione prima ha speso (buttato?) 100 mila euro per lo studio di fattibilità dello scolmatore. Poi rilancia il Progetto Marinella che collide con lo scolmatore. I problemi di sicurezza idraulica del basso Magra si risolvono a monte. Ricito Burlando (che sembra un po’ schizofrenico tra il dire e il fare): “L’uomo ha tolto al fiume ciò che la Natura aveva dato, restringendone l’alveo”. Restituire al fiume luoghi di espansione a monte. Invece a monte costruiscono argini e prevedono nuove cementificazioni. L’Uomo? La politica!

  3. Il Progetto Marinella non ha senso e credere che 900 posti barca diano lavoro a 1000 persone è una balla colossale.Da fonti certe lo studio comissionato dalla regione è finito ed è stato finanziato con 30mila euro per calcolare soltanto i costi ovvero 80 milioni +4 all’anno per il mantenimento.Niente fattibilità perchè dimostrando come stanno le cose,ovvero che non si può fare,si ammetterebbe che anche la darsena non è fattibile…Secondo me,e gli ultimi sviluppi lo confermano,il progetto Marinella avrà come unico risultato la ristrutturazione del borgo di Marinella e il rifaciemnto del litorale.E dove prenderanno questi soldi vista la situazione di MPS?Dalla vendita di tutto il blocco di Fiumaretta che è quello che comporta più problematiche con buona pace dei sostenitori del progetto unitario e noi vivremo felici e contenti e “poveri” contadini.Poi il nostro presidente è maestro nel dire e promettere tutto a tutti e non ho dubbi che a qualche altro giornalista parlerà positivamente dello scolmatore



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