Sarzana, che Botta!

« Nessun dolore resiste quando uno, destandosi tre mattine di seguito, ha nella faccia lo splendore vivificante del sole che sorge »

Le Corbusier


La creatività: fare business dai rifiuti. I casi Xerox e Dismeco

 La creatività della mente umana per risolvere i due problemi che assillano le società moderne: la crescita esponenziale dei rifiuti e la carenza di materie prime. Poteva essere un argomento da Festival della Mente, anche se parlare di “rumenta” fa poco intellettuali ed è poco chic. Ma la conferenza di Paul Connett, teorico della strategia Zero Waste nel mondo, e di Rossano Ercolini, insignito del premio “Goldman Environmental Prize 2013 negli Stati Uniti, organizzata dal Comitato “Sarzana, che botta!, può essere considerata una degna appendice del Festival della Mente. L’appuntamento è per lunedì 9 settembre alle ore 21 presso la sala della Repubblica (Pubblica Assistenza).

Il libro di Connett

Ascoltare e leggere Paul Connet, il professore di chimica della Saint Lawrence University di Canton (New York), padre della strategia Rifiuti Zero in 54 nazioni del pianeta, ci si rende conto che occorre mobilitare la creatività oltre che le competenze scientifiche e industriali per dare una risposta unificante ai due problemi incombenti.

La XEROX ricicla e guadagna 96 milioni l’anno
Prendete la Xerox, una multinazionale nel settore informatico. Ha abbracciato la strategia Rifiuti Zero. Nessuna vocazione ideologica ambientalista. Solo un freddo calcolo economico. La Xerox usa gli stessi TIR per portare a destinazione le sue nuove macchine e per ritirare le macchine usate, un tempo destinate alle demolizioni. Recupera o riusa il 95 per cento dei macchinari. Il risultato economico è un risparmio di 76 milioni di dollari l’anno.

La DISMECO di Marzabotto recupera oro e platino dai cellulari
In Italia è la Dismeco di Marzabotto a recuperare materie prime (anche oro e platino) da cellulari e computer dopo aver cominciato l’attività recuperando fino al 98 per cento di materie dalle lavatrici dismesse. E’ una realtà valorizzata da Ercolini, uno dei protagonisti dell’esperienza di Capannori e presidente di Zero Waste Europe (http://zerowasteitaly.blogspot.it/2012/08/la-dismeco-di-marzabotto-bo-riconverte.html).
La Dismeco è stata audita al Parlamento Europeo proprio in sede di conferenza Zero Waste Europe (http://www.dismeco.it/archivio-news/150-dismeco-invitato-zerowaste-europe).

Nel suo recente saggio “Rifiuti Zero, una rivoluzione in corso” Paul Connett compie uno straordinario viaggio nel mondo per valorizzare la creatività della mente nel fare sintesi di due problemi: abbondanza di rifiuti, scarsità di materie prime. Lo fa partendo dai suoi dieci passi, una sorta di decalogo per non bruciarci il futuro negli inceneritori o (ancora peggio) nelle discariche. E’ un viaggio che fa tesoro di tante esperienze di recupero, riciclo, riuso dei beni tutte maturate nelle più avanzate società industriali, dagli USA al Canada, dall’Olanda alla Svizzera al Giappone. Un viaggio che è riassunto da una frase poco ambientalista e molto aziendalista: il rifiuto solido è l’aspetto visibile dell’inefficienza.

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Data
martedì, 3 settembre 2013

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