Con l’Europa per non affondare nei rifiuti: le proposte del Comitato
Nel gennaio 2009 Acam Ambiente varò un piano per chiudere il ciclo dei rifiuti. Obiettivo dichiarato: raggiungere il 65% di raccolta differenziata a fine 2012, come prescrive la normativa europea. Cardini del piano due progetti di termodistruzione del CDR (combustibile derivato dai rifiuti prodotto a Boscalino): piano a) bruciare il CDR nella centrale dell’Enel; piano b) bruciare il CDR in un termovalorizzatore da costruire. Ma la centrale Enel non era omologata per bruciare rifiuti e costruire un inceneritore occorrono mediamente quattro o cinque anni. Inoltre il CDR prodotto dai rifiuti della provincia della Spezia non sono sufficienti per ammortizzare i costi di un impianto o della riconversione della centrale già oggi che la raccolta differenziata è al 25 %. Figuriamoci rispettando la normativa europea! Occorrerebbe importare tonnellate di CDR da altre province. Il piano fallì e la raccolta differenziata (per la quale non si fece nessun progetto) precipitò ovunque. Nella relazione di Carlo Ruocco la fotografia della fallimentare situazione dei rifiuti in provincia e di Acam. Le proposte del Comitato all’Amministrazione comunale.