Sarzana, che Botta!

« Quando il committente di una città impone case con un’architettura omogenea , l’esito ci appare sordo: le facciate non rispecchieranno più le diverse inclinazioni del gusto individuale(...) ratio medesima della loro bellezza »

Marco Romano


Rifiuti, in Vallata tutti i Comuni fuori legge. Pagheranno i cittadini

di Carlo Ruocco

Aveva fatto scalpore la condanna al pagamento di forti multe degli amministratori del Comune di Recco da parte della Corte dei Conti per non aver incrementato la raccolta differenziata dei rifiuti secondo le norme europee.

"Discarica" in piazza Martiri a Sarzana

La Corte ha ravvisato un danno erariale nella condotta negligente del sindaco e degli assessori recchesi. I costi di smaltimento della”rumenta” indifferenziata sono più elevati dei costi della raccolta differenziata. Ma in Liguria, sulla base di dati ufficiali della Regione, sono ben 227 i Comuni sotto procedura d’infrazione.

Una ventina di questi sono già stati “visitati” dalle Fiamme Gialle, che relazioneranno alla Corte dei Conti.

Tra i 227 comuni ci sono quasi tutti gli enti locali dello spezzino. In Val di Magra sono tutti, proprio tutti, di gran lunga sotto i limiti di legge. In provincia qualche lodevole e rara eccezione la si trova: Levanto e Portovenere. Attenzione, neppure questi Comuni hanno raggiunto l’obiettivo del 65 per cento di raccolta differenziata entro il 31 dicembre 2012 (minimo di legge). Ma almeno l’impegno c’è e la progressione negli ultimi due anni è stata notevole, come si può evincere dalle tabelle che alleghiamo.

 


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La stessa operazione era stata avviata dal Comune capoluogo. Ora pare stia subendo un colpo di freno nell’indifferenza delle stesse associazioni ambientaliste, molto attive fino a due anni orsono.
In picchiata invece i Comuni della Val di Magra, dove la raccolta differenziata oscilla attorno al 25 per cento. E pensare che Arcola, Sarzana, Castelnuovo alla fine degli anni Novanta erano comuni “virtuosi” in Provincia.Ora i sindaci scriveranno ai loro concittadini che la Tares, nuova tassa sui rifiuti e sui servizi comunali, è stata dettata dal governo Monti. La botta sulle tasche dei cittadini sarà pesantissima. Quello che i sindaci non diranno è che con la TIA (la tariffa basata sui consumi effettivi di ogni famiglia) il carico fiscale sui contribuenti scenderebbe e sarebbe più equo (chi inquina paga). Non confesseranno, i sindaci della Val di Magra, di non essersi curati (loro e i loro predecessori) d’incrementare la raccolta differenziata, perché segretamente fiduciosi nell’incenerimento dei rifiuti nella centrale Enel della Spezia. L’assessore ai lavori pubblici e ambiente di Sarzana, Massimo Baudone, lo aveva confessato in un incontro prelettorale con i commercianti. Ignorano tutti (sindaci, assessori, ma anche il neoministro Orlando), che l’Europa ha fissato per il 2020 la cessazione della pratica dell’incenerimento dei rifiuti.
Toccherà ancora una volta ai cittadini ricordarlo, firmando la legge d’iniziativa popolare “Rifiuti Zero” e premendo sulle amministrazioni. Prima che ci pensi la Corte dei Conti.

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Data
venerdì, 5 luglio 2013

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