Sarzana, che Botta!

« Il fine di ogni associazione è la conservazione dei diritti naturali e imprescrittibili dell’uomo: libertà, proprietà, sicurezza e resistenza all’oppressione »

Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 1789


Rifiuti zero: una legge d’iniziativa popolare aspetta la tua firma

Il 14 aprile è partita in tutta Italia la raccolta di firme per la presentazione della Proposta di Legge di Iniziativa Popolare Rifiuti Zero, depositata in Cassazione da 14 cittadini in rappresentanza di varie associazioni.

Dalla prossima settimana (sicuramente dopo il primo maggio), grazie all’interessamento a livello provinciale del Dott. Tortorelli e, localmente, di Marina Caprioni, sarà possibile firmare anche a Sarzana presso l’Ufficio Anagrafe (Piazza Vittorio Veneto, 4). Ricordiamo di presentarsi muniti di documento di identità.

Perchè dovremmo distogliere 10 minuti dalla nostre abituali occupazioni per sobbarcarci il fastidio di andare in comune a firmare? Presto detto:

Discariche = inquinamento ambientale senza fine (qui)
Inceneritori=rischio di inquinamento atmosferico.
Termovalorizzatori (inceneritori mascherati sotto il vantaggio della produzione di energia): idem.
Degrado delle città.
Aumento delle tasse (dovuti anche alle sanzioni per la malagestione) non compensato da servizi adeguati. Problema Acam, la cui soluzione non può essere più a lungo rimandata.
Rischio di infiltrazioni mafiose.
Problemi di coscienza (che mondo vogliamo lasciare ai nostri figli?)…

Vogliamo continuare a convivere con tutto ciò? La soluzione non sarà nè semplice nè adottabile nel breve periodo.
La Comunità Europea ci dà ancora (solo) 7 anni di tempo per portare a ZERO la produzione di rifiuti.
Il che non significherà – ovviamente – non generare più scarti, ma
– generarne la minor quantità possibile,
– far sì che a monte chi produce lo faccia già nell’ottica che lo scarto sia riciclabile,
– dotare la comunità di centri di riciclo adeguati, in cui nulla si distrugge, tutto si ricrea (persino i pannolini!).
L’introduzione di una legge che, a livello nazionale, educhi e imponga i corretti comportamenti alle amministrazioni e, a cascata, ai cittadini, non può che essere ben accolta. 

Tornando alla proposta, in sintesi, essa introduce i principi della strategia ZERO WASTE:

  1. Promuovere e incentivare anche economicamente una corretta filiera di trattamento dei materiali post-utilizzo, dal porta a porta al conferimento in centri di riciclaggio non distruttivi;
  2.  Spostare risorse dallo smaltimento e dall’incenerimento verso la riduzione, il riuso e il riciclo;
  3. Ridurre progressivamente il conferimento in discarica e l’incenerimento fino all’obiettivo Zero nel 2020;
  4. Sancire il principio “chi inquina paga” prevedendo la responsabilità civile e penale  per il reato di danno ambientale;
  5. Dettare le norme che regolano l’accesso dei cittadini all’informazione e alla partecipazione in materia di rifiuti.

Per meglio comprendere i termini della strategia, invitiamo a leggere questa presentazione.

 

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Data
domenica, 28 aprile 2013

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