Sarzana, che Botta!

« Non dubitate che un piccolo gruppo di cittadini coscienti e risoluti possa cambiare il mondo. »

Margaret Mead


Il Comune gioca a monopoli. E perde. Vendita di Tavolara, clamoroso flop

Il Comune di Sarzana gioca a monopoli. Con i beni pubblici e i soldi dei cittadini. Ha venduto immobili, ricomprato immobili. Ieri ha provato a vendere i terreni a Tavolara per un milione e 880 mila €. Un clamoroso flop. Segno inequivocabile che i valori della perizia dell’ingegner Rocca sono sballati. Il Comune gioca e continua a perdere. E i bluff non rimediano il disastro.  Il buco è diventato di sei milioni e mezzo e non è ancora finita. La penalità è pesante: per ripianare il debito deve rinunciare alle opere pubbliche del Piano Botta. E non ci sono i denari per ripianare il debito con Carispe.  Pagheranno i cittadini o in tasse o in servizi pubblici.

Come riferiamo più dettagliatamente nell’articolo “In primo piano”  il gioco del monopoli comunale inizia nel 2007.

Dovendo ripianare un buco in bilancio di 5 milioni di euro e non potendo accedere a mutui bancari, perché già pesantemente indebitata, l’amministrazione Caleo (assessore al bilancio Alessio Cavarra) inventa una triangolazione: costituisce la società Sarzana Valorizzazione Patrimonio alla quale cede i suoi “gioielli di famiglia”: piazza Terzi, l’ex mercato e i terreni di Pallodola. Totale 6.578.000 euro. La Società per acquistarli ottiene un fido dalla Carispe di sei milioni e mezzo, garantito dal Comune con lettera di “patronage”.
La triangolazione comune-società valorizzazione-banca è servita unicamente per far in modo che la banca finanziasse il comune eccessivamente indebitato.

Il Comune non incassa tutto e subito.

L’atto di compravendita prevede il pagamento da parte di S.V.P. in tre tranche:

La prima di 2.200.000 entro 10 giorni dall’atto.
La seconda di altri 2.200.000 entro il giugno 2008

Il saldo di 2.178.000 dopo la vendita degli immobili da parte della società

Nessun immobile venduto e il debito sale

Sarzana Valorizzazione Patrimonio mantiene gli impegni di fronte al Comune.  Ma non vende nulla. Quindi non è in grado di pagare la terza tranche di 2 milioni e 178 mila euro. Del resto non la deve neppure, visto che è stata subordinata alla vendita degli immobili. Però la società è generosa col Comune e anticipa comunque un milione di euro circa, aggravando in tal modo la sua posizione debitoria nei confronti di Carispe e facendo crescere il monte interessi.

Come il Comune impiega i denari

I primi 2.200.000 € che la Societa’ versa al Comune sono serviti  al Comune per pagare:

ACAM                                                                                             1.479.000

INTERVENTI SCUOLE                                                                        120.000

ELIMINAZIONE BARRIERE ARCHITETTONICHE                                     30.000

POTENZIAMENTO IMPIANTI                                                                  20.000

CENTRO SOCIALE NAVE                                                                   127.000

COMPLETAMENTO PISCINA (mai completata)                                       50.000

SOCIAL HOUSING      di Marinella                                                       250.000

IMPIANTI SPORTIVI                                                                             26.000

TOTALE                                                                                           2.102.000

 

Come vengono impiegati gli altri 2.200.000 € ?

Perso per 900 mila euro il finanziamento per la scuola di viale XXI Luglio

Non ci è chiaro come siano stati spesi i denari della seconda tranche. Ci preme solo ricordare che tra il 2008 e il 2009 il Comune ha perso il contributo di 4 milioni di euro della Regione per ristrutturare la scuola di viale XXI Luglio perché non era in grado di mettere la sua quota di circa 900.000. I cittadini sarzanesi hanno diritto di sapere, avendo subito un danno erariale di 4.000.000 di €.

E neppure ci è chiaro – sicuramente per nostra colpa – l’ulteriore milione di versato dalla società al Comune.

A luglio 2012 Sarzana Patrimonio è indebitata per 6.239.080

Il debito lievita e l’amministrazione Caleo decide a metà luglio 2012 di mettere in liquidazione la società, di chiuderla il 31 dicembre (ormai obbligo di legge per i comuni con meno di 30 mila abitanti). Ordina all’amministratore unico Mauro Lucchesi di mettere in vendita entro quella data i terreni di Tavolara.  Lucchesi non obbedisce e il 16 gennaio 2013 viene “premiato” con la nomina a liquidatore. Continuerà a percepire il suo compenso.

Per estinguere il debito della società

il Comune ricompra piazza Terzi.

A prezzo maggiorato di 420 mila €

Per chiudere Sarzana Patrimonio occorre estinguere il debito verso la Carispe, ormai lievitato a sei milioni e mezzo. La giunta Caleo (assessore al bilancio Giuseppina Rossi) continua il gioco del monopoli: decide di ricomprare ex mercato e piazza Terzi. Insomma decide di tornare alla casella di partenza.  Ma ci sono da coprire interessi e costi. Non c’è problema: l’ex mercato, valutato nel 2007 € 4.984.000, viene rivalutato a 5.400.00. I terreni di Tavolara, ceduti dal Comune alla Sarzana Patrimonio per 1.540.000 €, vengono valutati 1.882.000 €.. Poi il mercato fa giustizia di questi azzardi contabili.

Distratti gli oneri di urbanizzazione del Piano Botta per pagare il debito

Ma allora con quali soldi estinguere il debito verso Carispe, visto che le casse  comunali sono vuotissime? La giunta Caleo riscrive la convenzione con le Cooperative per gli oneri di urbanizzazione del Piano Botta. Il Comune rinuncia al parcheggio interrato che le Coop avrebbero dovuto realizzare in piazza Terzi, valutato 7.398.643 euro. Riceverà pari importo dalle Coop in comode rate da febbraio 2013 a novembre 2014. Peccato che quei 460 posti auto pubblici siano standard obbligatori di legge.

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Data
venerdì, 1 marzo 2013

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