Sarzana, che Botta!

« l’urbanistica degli imprenditori. Essi pensano e realizzano, senza nasconderlo, per il mercato, in vista di un profitto. La novità, il fatto più recente, è che essi non vendono più alloggi o immobili, ma urbanistica. Con o senza ideologia, l’urbanistica diventa valore di scambio »

LeFebvre (1968)


Rifiuti, Comuni liguri fuori legge rischiano multe milionarie

Per non aver rispettato gli obiettivi fissati dal Decreto Ronchi sulla raccolta differenziata dei rifiuti gli amministratori del Comune di Recco dovranno difendersi davanti alla Corte dei Conti e rischiano di pagare una pesante multa.  La Procura presso la Corte ha chiesto una condanna un milione e duecento mila euro.
Recco non è fanalino di coda in Liguria nella raccolta differenziata. Per ora è il solo comune a dover rispondere davanti alla Corte dei Conti perché un cittadino ha inoltrato un esposto. Ma nella stessa posizione di Recco si trovano altri 226 dei 235 comuni liguri: solo nove infatti hanno superato la soglia di legge del 45 per cento (Sarzana e gli altri centri della Val di Magra, ovviamente, non sono tra i nove!).
Nel 2007, quando la soglia era fissata al 35 per cento, i comuni “virtuosi” erano solo cinque.
Ma dal 2013 la soglia di legge della differenziata sale al 65 per cento. Si badi non è troppo severo il decreto Ronchi. E’ l’Italia a essere terribilmente arretrata in materia di trattamento dei rifiuti. L’Europa ci guarda e – regolarmente – ci multa.
Pare che la linea di difesa degli amministratori di Recco sia una chiamata di correità di tutti gli altri 226 comuni liguri non in regola. Insomma la solita storia: così fan tutti.
I giudici amministrativi avranno due strade: o dichiarare prescritti il decreto Ronchi e le normative europee in Liguria per manifesta incapacità degli amministratori liguri di attuarli oppure condannare gli amministratori di Recco e restituire gli atti del procedimento alla Procura perché indaghi su tutti gli altri 226 comuni non in regola.
La soluzione “all’italiana” non sembra praticabile: se gli amministratori venissero graziati dalla Corte dei Conti, non verrebbe graziata l’Italia davanti alla Corte di Giustizia europea.
Mentre nel primo caso a pagare la multa sarebbero gli amministratori inefficienti, a pagare la multa europea saremmo noi contribuenti attraverso le tasse.

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Data
sabato, 29 dicembre 2012

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