Sarzana, che Botta!

« l’urbanistica degli imprenditori. Essi pensano e realizzano, senza nasconderlo, per il mercato, in vista di un profitto. La novità, il fatto più recente, è che essi non vendono più alloggi o immobili, ma urbanistica. Con o senza ideologia, l’urbanistica diventa valore di scambio »

LeFebvre (1968)


Per capire le catastrofi, guardate la storia dell’alveo del Magra. Il resto sono discorsi

Aulla ha pagato il più alto costo di politiche scellerate

 

 

 

 

Le cartografie che pubblichiamo fanno parte dello studio geomorfologico dei principali alvei del bacino del fiume Magra finalizzato alla definizione delle linee guida di gestione dei sedimenti (ghiaia). Ne è autore il professor Massimo Rinaldi, docente di geologia del dipartimento di ingegneria dell’Università di Firenze, relatore al nostro convegno nel marzo scorso. La relazione finale reca la data del 2005. Lo studio era stato commissionato dall’Autorità di Bacino del Magra. Il biologo Giuseppe Sansoni, membro del Comitato tecnico dell’AdB, ha avuto il merito di divulgarle e di non lasciarle ammuffire in qualche scaffale. Per questo motivo spesso gli vengono attribuite.
Sono tavole che parlano da sole. In rosso sono riportati gli anni dei rilevamenti.
La scelta di Regione, Provincia e sindaci di non bloccare per un anno le costruzioni nelle zone ad alto rischio porta a restringere ulteriormente l’alveo del fiume. Prepariamoci a nuove catastrofi. Più degli eventi climatici potè l’uomo in nome dello “sviluppo”.

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Data
martedì, 27 novembre 2012

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2 commenti per “Per capire le catastrofi, guardate la storia dell’alveo del Magra. Il resto sono discorsi”


  1. Sansoni Giuseppe says:

    Gent. direttore,
    innanzitutto le rivolgo apprezzamenti per la serietà dell’informazione del vostro sito. Apprezzo particolarmente l’approccio scientifico nel trattare le problematiche delle ormai ricorrenti alluvioni locali, che divulga documenti di esperti e di autorevoli ricercatori, senza mai cadere nella facile e sterile demagogia.
    Le scrivo in merito all’articolo “Per capire le catastrofi, guardate la storia dell’alveo del Magra. Il resto sono discorsi” che riporta le cartografie del forte restringimento dell’alveo del Magra avvenuto nell’ultimo secolo, seguito dall’urbanizzazione delle aree “strappate” al fiume.
    Nell’articolo si dice che le cartografie sono state raccolte dal biologo Giuseppe Sansoni (cioè da me), il che è giusto. Tuttavia, non intendendo ammantarmi di meriti non miei, tengo a precisare che il mio ruolo è stato quello di semplice divulgatore, avendo utilizzato le carte in una conferenza sull’alluvione, a Fiumaretta.
    Le carte sono state però prodotte dal prof. Massimo Rinaldi dell’università di Firenze, nell’ambito del seguente studio:
    Studio geomorfologico dei principali alvei fluviali nel bacino del fiume Magra finalizzato alla definizione di linee guida di gestione dei sedimenti e della fascia di mobilità funzionale. Relazione finale, settembre 2005. Committente: AdB Magra; Resp. del Progetto di Ricerca: Prof. Massimo Rinaldi (Dip. Ing. Civ., Univ. Firenze).
    Le chiedo perciò la cortesia di correggere l’inesattezza.
    Grazie, cordiali saluti
    Giuseppe Sansoni

  2. Il comitato says:

    La ringrazio per gli apprezzamenti e per la segnalazione. Ho provveduto subito a riparare all’errore in cui siamo incorsi. Rivolgo pubbliche scuse al professor Massimo Rinaldi, che speriamo di avere di nuovo prossimamente, avendo fortemente contribuito allo studio della Regione Toscana sul Magra. E rivolgo apprezzamenti a lei per la correttezza (e perché ci segue ….) Carlo Ruocco



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