Sarzana, che Botta!

« Tutte le scelte collettive dovranno venire presentate e discusse con una procedura razionale e con argomenti in se stessi reversibili, perchè la minoranza deve venire rispettata in quanto a sua volta maggioranza virtuale »

Marco Romano


Alluvione un anno dopo. Università a convegno per mitigare il rischio

L'alluvione del 25 ottobre 2001

Una giornata di studi dedicata all’alluvione che tra il 25 ottobre e il 4 novembre 2011 sconvolse le Cinque Terre, la Val di Vara, la Val di Magra e Genova è stata organizzata per lunedì 5 novembre dalle Università di Genova e Firenze. Sarà un convegno congiunto con collegamento telematico tra i due atenei, denso di temi e di relatori di altissimo livello scientifico. Sono previste relazioni dei maggiori studiosi delle due università organizzatrici, del Politecnico di Milano, dell’Università dell’Aquila, dell’Accademia dei Lincei. Introdurrà il convegno il professor Giovanni Seminara, che ne è stato tra i principali ispiratori. (il programma completo Convegno su Mitigazione e adattamento 5 novembre 2012 )
Una sezione della mattina sarà dedicata al fiume Magra. Tre le relazioni.
Il professor Ennio Paris dell’Università di Firenze: “L’alluvione del Magra del 25 ottobre 2011: i bacini montani”.
Il professor Michele Bolla Pittaluga del DICAT di Genova: “L’alluvione del Magra: Aulla”
Il dottor Giovanni Massini dirigente del Dipartimento Difesa del suolo della Regione Toscana: “Problemi di sistemazione del Magra: un virtuoso esempio di collaborazione fra Amministrazione Pubblica e Università”.
Il dottor Massini è stato l’artefice su indicazione del presidente della Regione Toscana Rossi della collaborazione delle Università di Genova e Firenze con l’Amministrazione pubblica, cioè con la Regione e gli enti locali della Toscana, attivita fin dal dicembre 2011.
La Liguria sarà presente “a livello politico” col sindaco di Genova e con l’assessore regionale all’ambiente Renata Briano. Fino a un mese fa la Provincia della Spezia non aveva fornito alle università neppure i dati rilevati con sofisticate apparecchiature prestate dalla Regione Friuli per fotografare la situazione post alluvione ( i sovralluvionamenti ad esempio). Ha però dato il via alle escavazioni sul Vara, senza un piano coordinato con l’Autorità di Bacino, col placet della Protezione Civile (alias presidente della Regione Claudio Burlando). In compenso proprio Burlando sarà a Vernazza e a Borghetto per conferire cittadinanze onorarie, tagliare qualche nastro, ascoltare una messa in suffragio delle vittime.

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Data
giovedì, 25 ottobre 2012

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