Sarzana, che Botta!

« Il fine di ogni associazione è la conservazione dei diritti naturali e imprescrittibili dell’uomo: libertà, proprietà, sicurezza e resistenza all’oppressione »

Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 1789


Magra, esautorata l’Autorità di Bacino. E’ la vittoria del “primato della politica”

Articolo di Carlo Ruocco

Ruspe al lavoro nel Vara

“Si è appreso da organi di stampa che la Provincia della Spezia … sta avviando una serie di interventi di risagomatura e disalveo con rimozione di inerti sull’asta principale del fiume Vara …. “.
Inizia proprio così un documento inviato il 15 giugno scorso dall’Autorità di Bacino alla Regione Liguria (Burlando e assessore Briano), alla Provincia e, per conoscenza, alla Regione Toscana, di cui “Sarzana, che botta!” è entrata in possesso. (il testo integrale qui Alluvione AdB 15.6.12 a Regione )
“Si è appreso da organi di stampa”. L’organo tecnico, che dovrebbe avere il controllo e la gestione del bacino fluviale, ha appreso dai giornali il piano di escavazioni varato dalla Provincia sul Vara e a distanza di quattro mesi dall’annuncio ignora l’entità e la localizzazione degli interventi.
Non è la prima volta che le autorità politiche passano sopra l’AdB. Per poi magari scaricarle colpe alla prima occasione.
Forse ammaestrati dai precedenti, questa volta il segretario generale Alessandro Fignani, gli ingegneri, i geologi e gli altri esperti che compongono il comitato tecnico, hanno messo nero su bianco in un corposo documento tutto da leggere puntualizzazioni, richiami alle leggi, rischi per le popolazioni e per l’ambiente fluviale e costiero insiti in interventi non adeguatamente valutati. E sottolinea la richiesta di poter acquisire la documentazione degli interventi effettuati o programmati sul Vara e sul Magra.
A settantacinque giorni dall’invio della missiva non ci risulta che abbiano ricevuto né la documentazione, né qualsiasi altra risposta.
I sindaci Umberto Galazzo, Livio Giorgi, Marco Caluri e Massimo Caleo hanno l’occasione per saldare un debito nei confronti dell’Autorità di Bacino, condividendone pubblicamente quel documento del 15 giugno, al quale pare che si siano ispirati. E’ loro interesse. Una polizza per il futuro.

Cosa scrive l’Autorità di Bacino?

Maurizio Giacomelli, assessore alla Difesa del suolo della Provincia

L’oggetto dell’intervento sono le opere decise dall’assessore provinciale  (oggi ex) Maurizio Gacomelli sul Vara. La Provincia ha motivato gli interventi di escavazione previsti sul Vara (ventisette) con la “somma urgenza”, formula che esclude il parere dell’Autorità di Bacino sui progetti finanziati con i soldi pubblici. Il comitato tecnico dell’AdB fa presente che i progetti devono comunque dimostrare l’esistenza di sovralluvionamenti e i benefici che gli interventi possono arrecare e le ripercussioni a valle e a monte in un tratto significativo di bacino fluviale.
Notano l’ingegner Fignani e il suo staff tecnico che “poiché sono trascorsi molti mesi dall’evento alluvionale, e tenuto conto della delicatezza degli interventi in questione, non si può che ribadire la necessità di un adeguato approfondimento circa gli interventi ancora da realizzare, in coerenza con le previsioni del PAI vigente e quanto sopra evidenziato”.
E mettono una zeppa, che dovrebbe far saltare sulle sedie tutte le autorità di controllo, procura penale, procura della Corte dei Conti, commissari straordinari.
… è fondamentale – scrivono – che sia accertata l’effettiva presenza e consistenza dei cosiddetti sovralluvionamenti, se essi sono una reale causa di pericolo e se la loro rimozione sia effettivamente in grado di diminuire il pericolo e il rischio di quelle zone e per quanto tempo”.
La preoccupazione dei tecnici è che interventi a macchia di leopardo finiscano per avere conseguenze negative in altre zone del fiume, su altri abitati, aggravando il rischio idraulico su tutta l’asta fluviale Vara-Magra, che la sottrazione di ghiaia nel fiume, per compensare le ditte di estrazione, provochi squilibrio degli alvei e del litorale con gravi conseguenze per il turismo negli anni futuri, instabilità dei versanti, salinizzazione e desertificazione nella bassa valle, rischio per le risorse idriche.
Insomma procedere con la logica dell’emergenza può causare danni indesiderati.

Cosa rispondono i commissari straordinari Burlando (alla Protezione civile in Liguria) e Fiasella (alla Provincia)? Per ora mettono la testa sotto la ghiaia ……. Burlando aveva ordinato di inserire l’argomento all’ordine del giorno del 26 luglio scorso del Comitato istituzionale (politico e tecnico). Ma in quella sede hanno poi deciso che è meglio riparlarne a settembre. Intanto sul Vara le ruspe operano.

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Data
domenica, 2 settembre 2012

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