La città trema: colonie di topi nel centro storico. Un pericolo per la salute
Adesso i topi, i topi, si spargeranno per le strade / i topi, i topi, nessuno li potrà fermare / senti, senti, è la città che crolla / a poco a poco-co-co-co-co.
E’ uno dei versi di “La città trema” di Edoardo Bennato. Questa volta la città di cui parliamo non è Napoli ai tempi del colera, ma è Sarzana. Dei topi non si deve parlare. Non se ne deve parlare soprattutto in piena stagione turistica. Come dell’inquinamento del mare alla foce del Magra o del Parmignola o alla Venere Azzurra e a Lerici. Chi lo fa è un “nemico del popolo”, un “traditore della causa”, un agente infiltrato da potenze nemiche da additare al pubblico ludibrio. E la salute pubblica? Sacrificabile in nome degli interessi superiori (quelli economici, ovviamente). Ma il problema c’è, è grave e non è di oggi. La colpa di presentare una città dove i topi scorrazzano non è di chi ne parla, ma di chi, conoscendo il problema, lo nasconde, lo ha nascosto, lo ha sottovalutato, sebbene da mesi gli abitanti di alcune zone del centro storico lo stiano segnalando.
I topi scorrazzano tra la Cittadella e via Mazzini, la fanno da padroni nei fossati. Si radunano dove sanno di trovare cibo. Alla Cittadella, ad esempio, ne trovano a iosa.E’ il mangime lasciato dai piccioni sazi, a cui un “mago” ne fornisce ogni mattina in gran quantità. Il signore è stato udito dire a un gruppo di turisti: “Vorrebbero che non lo facessi. Ma io continuo. Intanto poi non mi fanno nulla”.
Benvenuti a Sarzana, città ospitale. Soprattutto per i topi e per chi voglia violare le regole.
E’ un problema serio d’igiene e salute pubblica. Nelle stesse vie in cui i topi ballano, alcuni fornitori lasciano le derrate alimentari davanti alle porte dei ristoranti ancora chiusi o delle panetterie prima dell’apertura. Alcuni ristoratori hanno cambiato le loro cattive abitudini di abbandonare i sacchi con i rifiuti organici fuori dai locali. Troppo tardi. La colonia di topi è proliferata grandemente.
L’Acam porta il suo essenziale contributo con i cassonetti traboccanti di rifiuti abbandonati sul selciato.
Una volta c’erano i vigili sanitari. Oggi è difficile trovare i vigili.
La raccolta porta a porta risolverebbe il problema. Ma l’Amministrazione comunale ha preso altro tempo. E la città trema.