Una nuova economia è possibile: lo sviluppo non è più nel cemento
A sessanta chilometri di distanza, a Capannori, una giunta giovane, anch’essa di centrosinistra, va in tutt’altra direzione. Fino a quel momento la città, 45 mila abitanti, era stata governata da amministrazioni di destra o di centro. L’ultima spazzata via per una storia di tangenti. Nel 2007 la raccolta differenziata raggiunge appena il 25 per cento (è l’attuale percentuale di Sarzana).
L’amministrazione punta ad affrontare l’emergenza ambientale: il territorio devastato dalla speculazione selvaggia, i rifiuti destinati a costose discariche o all’inceneritore che vomita diossina sui cittadini inconsapevoli di Viareggio. Alessio Ciacci, 32 anni, da cinque anni assessore alla partecipazione del comune toscano, racchiude il metodo “politico” in tre verbi: dire, fare, partecipare. “Se si vuole restituire dignità alla politica – ha detto – occorre riscoprire le idealità”. Detto da un giovane amministratore, c’è da ben sperare.
Una Variante al piano regolatore per diminuire le volumetrie!
I risultati arrivano in quattro anni. Il territorio è martoriato da colate di cemento con capannoni spesso vuoti? Via a una variante al Piano urbanistico per ridurre le volumetrie. Sì, avete letto bene. Hanno fatto una variante al piano regolatore per ridurre le volumetrie, non per aumentarle. Quello che i nostri amministratori al tempo dell’approvazione del Piano Botta ci hanno detto che sarebbe stata una violazione di diritti acquisiti, un atto illegale.
Raccolta differenziata fonte di nuova economia
La raccolta differenziata dei rifiuti, gestita da una società municipalizzata, che attua il “porta a porta” e dà reddito al Comune, balza all’80 per cento. I cittadini possono controllare una volta l’anno dove si riciclano i rifiuti. Mentre una volta al mese viene fatta analizzare l’acqua dell’acquedotto pubblico per garantirne la qualità e incentivare il consumo di un bene prezioso dal rubinetto, eliminando le bottigliette di plastica. Sui rifiuti indifferenziati viene applicata una tariffa maggiorata con identificazione elettronica dell’utente. Capannori ha conservato le farmacie comunali, che distribuiscono pannolini lavabili e chewingum biodegradabili di gomma naturale che dopo 15 giorni svaniscono.
Coinvolgere cittadini e associazioni. La Caritas ad esempio per gestire la “Soffitta in strada”. La manifestazione sarzanese non c’entra nulla. A Capannori serve per scambiare beni che non si usano più o per destinare alle famiglie disagiate arredi che altrimenti andrebbero buttati.
Paola Giannarelli: Risparmio energetico per risanare i bilanci pubblici
E poi risparmio energetico. Ma su questo capitolo Simona Giorgi, che ha coordinato il dibattito con Stefania Bernardini, del direttivo del Comitato “Sarzana, che botta!”, ha passato la parola proprio a Paola Giannarelli. Una lezione di risparmio energetico in piena regola. Ha richiamato le direttive europee, troppo spesso disattese dall’Italia, sulle energie alternative e sugli edifici a basso consumo energetico, ricordando che i Comuni potrebbero risparmiare milioni di euro attuando politiche energetiche votate al risparmio. Per esempio partendo da una buona coibentazione anche dei vecchi edifici, facendo gestire l’illuminazione pubblica al consorzio Consip che ha costi di gestione di 20 euro l’anno a punto luce (a lampione insomma) meno della metà di quanto Sarzana paga a Enelsole.
Insomma è possibile non aumentare le tasse, non distruggere il territorio, salvare ambiente e clima. Cosa fa Sarzana? All’incontro promosso dal Comitato questa volta era presente una buona pattuglia di amministratori: il vicesindaco Roberto Bottiglioni, l’assessore Massimo Baudone, tre consiglieri comunali (oltre a Sara Frassini, che è una fondatrice del Comitato), uno di maggioranza (Vito Cani, SEL) e due di opposizione (Spartaco Bagnone, Lega Nord, e Ugo Pardini, Nuovo PSI). Hanno ascoltato, qualche volta hanno applaudito. “Siamo qui per imparare – ha detto a sorpresa Bottiglioni – Ringraziamo il Comitato per l’iniziativa”.
E il Comitato annuncia nuove iniziative sulla città
Stefania Bernardini ha annunciato le prossime iniziative di “Sarzana, che botta!”: incontri sulle Linee Guida del nuovo Piano urbanistico comunale (PUC) per temi, coinvolgendo i cittadini con l’aiuto di urbanisti.
“In un momento in cui la democrazia rappresentativa e’ in crisi – ha detto Stefania – riteniamo sia importante cominciare un percorso che ci porti ad essere una vera democrazia partecipata, non con formali consultazioni, ma con il coinvolgimento dei cittadini nella fase di elaborazione delle decisioni. Vogliamo rivendicare il diritto di esistere come cittadini in momenti così importanti e non essere solo persone che esistono nel momento del lavoro e del consumo”.
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