Peppone e don Camillo, la leggenda s’aggiorna ….
Segnatevi questa data: 11 aprile 2012. Organi d’informazione e partiti fanno finta che nulla sia successo. Ma l’11 aprile è destinato a entrare nella storia di Sarzana come una data appena appena qualche gradino sotto per importanza al 25 Aprile e al 21 Luglio! Per la prima volta dopo la Liberazione la Destra è entrata in giunta. A rappresentarla nella riunione convocata dal sindaco Massimo Caleo per deliberare sul pasticcio finanziario della società comunale Sarzana Valorizzazione Patrimonio, l’avvocato Carlo Rampi, il personaggio politico più di destra del PDL, uno che non ha mai fatto mistero delle sue simpatie mussoliniane, tanto da essere stato esponente provinciale della Destra di Storace.
Ufficialmente l’avvocato Rampi è entrato in giunta nella sua qualità di presidente della Commissione Bilancio e affari istituzionali e per le sue competenze legali.
Ma soltanto occhi volutamente distratti ignorano che la commissione è un’articolazione del consiglio comunale, come lo è la figura del presidente, Paolo Mione, PD corrente Forcieri/Guccinelli, avvocato come Rampi, quindi – manzonianamente – un “azzeccagarbugli”.
No, Caleo ha voluto a sé Rampi.
Così l’esponente della Destra ha colto l’obiettivo mai nemmeno sfiorato dal leader locale del PDL, il giovane e rampante Andrea Camaiora, per 5 anni presidente della stessa commissione nella passata legislatura, mai e poi mai ammesso da Caleo in giunta. Rampi è arrivato laddove neppure i democristiani, che pure di politica se ne intendevano, erano mai riusciti: entrare nella stanza del potere “rosso”, in sala giunta, dove ancora oggi aleggia lo spirito di Paolino Ranieri.
I democristiani sarzanesi, un tempo lontano simpatizzanti di don Camillo, per entrare in quella stanza hanno dovuto abiurare lo scudocrociato, convertirsi al PD. Rampi no. Nessuna abiura del fascismo. “Peppone” Caleo lo ha chiamato a sé prima di decidere su una delle pratiche più delicate e controverse della storia finanziaria del Comune, immemore dell’ostruzionismo fatto poco più di un anno fa dalla sua maggioranza proprio sul nome dell’esponente della Destra, indicato “provocatoriamente”, dissero, dall’opposizione come componente della commissione per le celebrazioni del XXI Luglio.
Per risanare senza troppo clamore, quatti quatti, un buco da un milione di euro (due miliardi di vecchie lire) accumulato in meno di cinque anni dalla società Sarzana Valorizzazione Patrimonio, creata per raggirare il patto di stabilità imposto da Romano Prodi e Vincenzo Visco, ben venga anche un’apertura a Destra, deve aver pensato il nostro sindaco.
E ha spalancato a Rampi le porte della giunta, infischiandosene delle preferenze musicali del consigliere, che pare sia stato visto salire baldanzoso le scale fischiettando “Faccetta nera”.
E’ così preoccupato il sindaco Caleo per quel “pasticciaccio brutto” del buco milionario della sua società da aprire la giunta a un consigliere della Destra? Pare proprio di sì. A questo punto c’è da porsi una sola domanda: quale contropartita sarà data al PDL per questa “alta consulenza”? Per ora contropartite politiche all’orizzonte non se ne vedono. Non ci sfiora neppure lontanamente il pensiero di contropartite non politiche. Sta di fatto che Caleo ha incassato fino ad oggi (ed sono trascorsi due mesi) il silenzio dell’opposizione sull’operazione finanziaria destinata a distrarre gli oneri di urbanizzazione del Piano Botta dalla loro destinazione di legge.
Piccola nota a margine: la nomenclatura burocratica di sinistra ha tentato di criminalizzare fin dalla sua nascita il Comitato Sarzana, che botta!, rigorosamente apartitico, come un’associazione al servizio della destra, che fa il gioco della destra, strumentalizzata dalla destra “berlusconiana, reazionaria e fascista”. Non osiamo pensare cosa ci avrebbe riversato addosso se avessimo chiamato Carlo Rampi a parlare a un nostro convegno ….. La purga!!!
Intervento un po’ sconclusionato ma garbato e simpatico. Mi si impongono tuttavia due precisazioni di non secondaria importanza: la prima e’ che non fischiettavo “faccetta nera”, la seconda e’ che non ho avuto accesso (ahime’) ad alcuna riunione di giunta. Mentre in sala giunta si riunivano sindaco e assessori, io, in una stanzetta al primo piano ascoltavo dall’amministratore della societa’ di valorizzazione, alla presenza di tecnici (segretario generale e dirigente del settore finanziario del comune) alcune proposte di implementazione delle attivita’ della societa’ stessa idonee, in tesi del proponente, ad alleviare la pesantissima situazione economica (a lui di certo non imputabile) della societa’ di valorizzazione. Le proposte avrebbero dovuto essere sottoposte alla commissione da me presieduta. Espresse le mie perplessita’ tecnico-giuridiche su quelle proposte concludevo la riunione e mi ritiravo (sempre astenendomi dal fischiettare alcunché). I dirigenti con i quali mi ero intrattenuto, raggiungevano alla fine dell’incontro la sala giunta (anch’essi senza fischiettare): io no. Tanto dovevo ad onor del vero, senza spirito di polemica alcuno, ritenendo che le non indifferenti “inesattezze” contenute nel pezzo in commento fossero frutto di non doloso travisamento dei fatti. La Destra in giunta a Sarzana? Sento fischiettare… “aspetta e spera che gia’ l’ora si avvicina…” Carlo Rampi
Grazie per le precisazioni, Le faccio comunque presente che l’articolo si trova nella sezione “angolo della satira”!